Cronaca Torino

Cliente si innamora della prostituta: lei gli sfila 65 mila euro

Per l'uomo anche guai giudiziari: prima finì arrestato per stalking, poi emerse la storia con la donna (condannata per truffa)

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Torino - Sperava in una storia alla Pretty Woman, con la prostituta di cui si era innamorato, ma alla fine s’è ritrovato in un film drammatico: prima spolpato di quattrini, tra infiniti finanziamenti, l’uso di bancomat e carta di credito, per un totale sui 65 mila euro; poi picchiato (dagli amici della donna) e arrestato, con l’accusa di stalking. Finché non è venuta fuori la storia con l’imputata, appunto, e un processo di primo grado finito con la condanna (di lei) per furto (di alcuni oggetti nella cassaforte dell’uomo), calunnia e circonvenzione di incapace.

Del resto, la vittima non aveva esattamente il piglio da Richard Gere, come ammesso in aula dal suo stesso legale, l’avvocato Pasquale Ventura: «Prima di conoscere quella donna, lui stava vivendo una vita, non dico fantozziana, ma di certo monotona». Galeotto fu un incontro (a pagamento) e, si deduce, «la differenza di vent’anni tra i due — riassume il sostituto procuratore generale — anche se poi, per carità, Macron insegna». Sulla trama — nonostante la richiesta di parziale riforma davanti alla corte d’Appello, per la prescrizione — l’accusa ha pochi dubbi: dopo un primo incontro, i due si scambiano i numeri, e lei lo chiama dopo una quindicina di giorni; dopodiché, lui la presenta alla famiglia e, con il passare dei mesi, ne parla come della sua fidanzata. Con progetti di matrimonio. 

«C’è un precedente — ricorda il sostituto Pg — risalente al 2014-2015»: la donna si fece «fare finanziamenti, pagare telefoni e spesa da un altro uomo, ma alla fine era stata assolta, perché le somme erano modeste». Pausa: «Qui parliamo di 65 mila euro». Il primo versamento è sui 13 mila euro, poi arriva l’apertura di una serie «impressionante» di finanziamenti. Morale: «Siamo di fronte a una persona vulnerabile». Lui le dà il bancomat, e poi «la carta di credito, quando la donna va in Albania: «Mi servono 6 mila euro perché mio papà si deve operare al cuore». E quando lui va a citofonare a casa della prostituta, prendendola a male parole, lei lo fa picchiare, «con calci e pugni», da tre uomini. Viene pure arrestato, per stalking. Poi, grazie alla famiglia, emerge la storia. Per l’avvocato Ventura, «siamo di fronte a una passione morbosa, da caso di scuola». Ribatte la difesa, con l’avvocato Maria Giovanna Spataro: «La fragilità è dell’essere umano, qui non c’è infermità o deficienza psichica». Alla fine, la quarta sezione penale — presidente Gianni Reynaud — tra assoluzione (dalla calunnia) e derubricazione della circonvenzione in truffa aggravata, la condanna a un anno (pena sospesa).


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