Vittoria - Aveva settant'anni, era un impiegato bancario in pensione e da sempre era appassionato di ciclismo. Raffaele Mazza viene definito dagli amici un «signore delle due ruote», un «compagno di mille avventure» che già in tanti piangono. È il ciclista che ha perso la vita nell'incidente stradale avvenuto sulla Gela-Scoglitti il 4 giugno: Mazza e un suo amico sono stati travolti da un furgone. Un impatto terribile che non ha lasciato scampo al settantenne che abitava a Mazzarrone, in provincia di Catania. L'altro sportivo, S.B. di Comiso, è rimasto gravemente ferito ed è stato trasportato con l'elisoccorso in ospedale. Chi ha pedalato con loro racconta che si tratta di due ciclisti esperti «che mai avrebbero effettuato una manovra azzardata». Bisognerà accertare cosa sia successo, le indagini per ricostruire la dinamica dello scontro sono già in corso, ma nel frattempo la notizia della morte di Mazza ha profondamente colpito gli amici e tutti coloro che con lui avevano condiviso lunghe passeggiate in giro per la Sicilia.
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I social diventano così, ancora una volta, lo spazio per esprimere dolore e incredulità. «L’ennesimo amico ucciso - scrive Michele Zisa -. Piango lacrime amare, caro Raffaele, perché eri un uomo splendido. Lasci famiglia e amici perché noi ciclisti non siamo insetti, come pensano i pirati della strada. Sto male, sto veramente male e il mio cuore è distrutto». La comunità di Mazzarrone è sconvolta: le parrocchie hanno anche sospeso la Festa del Sacro Cuore. «Dopo aver ricevuto la tragica notizia dell'incidente stradale, dove ha perso la vita il caro fratello Raffaele Mazza - si legge in una nota del parrocco Lucio Gatto - il Consiglio pastorale interparrocchiale ha deciso di rimandare la Festa del Sacro Cuore a data da destinarsi. Ci stringiamo tutti con grande affetto alle famiglia Mazza pregando il Signore della vita perche sia loro sostegno e conforto in questo momento di grande sofferenza».