Roma - Da oggi Raffaella Carrà non c'è più. "Raffaella ci ha lasciati. E' andata in un mondo migliore, dove la sua umanità, la sua inconfondibile risata e il suo straordinario talento risplenderanno per sempre". Con queste parole Sergio Iapino ha dato il triste annuncio oggi pomeriggio, unendosi al dolore degli adorati nipoti Federica e Matteo, di Barbara, Paola e Claudia Boncompagni, degli amici di una vita e dei collaboratori più stretti. Raffaella Maria Roberta Pelloni era nata a Bologna il 18 giugno 1943 ed è cresciuta in Romagna.
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Da bambina si è trasferita a Roma per studiare all’Accademia nazionale di danza e al Centro sperimentale di cinematografia.Solo negli anni 60 ha cambiato cognome usando lo pseudonimo d’arte con cui è diventata uno dei personaggi della tv e dello spettacolo italiano piu' popolari in assoluto. Raffaella è riuscita a tenere testa a mostri sacri della tv come Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado, Paolo Panelli e Alighiero Noschese.
E a giocare alla pari con star del calibro di Mina, lanciando Tuca Tuca, costumi sexy e canzoni trasgressive come "Rumore" e "Come è bello far l'amore da Trieste in giù". Moderna da sempre, tanto da diventare icona gay. Milleluci e mille volti: la Carrà è quella che ancheggia e volteggia sorridente ma sensuale in "Canzonissima", che veste i panni di Maga Maghella e duetta con Topo Gigio, o che si immedesima con la gente comune in "Carramba". Una grande donna, un'autentica professionista, una vera regina incoronata da un caschetto biondo e irriverente. Ci mancherà. Tanto.