Ragusa - 31 dicembre 2024.
Versalis, Ragusa fermerà gli impianti tra pochi giorni. Qualche settimana ancora di marcia e poi lo stabilimento Versalis chiuderà i propri conti con la storia industriale di questo Paese.
L’annuncio arriva dalla dichiarazione di sciopero del sindacato dei chimici. Due miliardi di investimenti in tutta Italia riposti da Eni sulla promessa di riconversione della chimica di base, con implementazioni di Bio plastiche, Giga Factory per la produzione di batterie di accumulo e fotovoltaico. Due miliardi di euro per ogni sito produttivo Versalis, e nessuna ricaduta, però, su Ragusa che aspetterebbe solo l’intimazione di fermata per poi essere dismesso.
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Perché Ragusa deve pagare questo prezzo sociale e industriale così alto?
A chi gioverebbe tutto cio?
A Ragusa ad oggi non è stato ancora fornito un cronoprogramma dettagliato che specifichi quando debba essere implementato questo piano di trasformazione. Tuttavia, come denunciato dal sindacato, “in altri siti si parla di una continuità produttiva garantita fino al 2025, mentre a Ragusa le produzioni si fermerebbero entro la fine del 2024. L’aggravante, inoltre, è che lo stabilimento di Ragusa, oltre a inaugurare questo piano di trasformazione che parte dalle dismissioni, è anche l’unico sito che non ha una prevista riconversione industriale, rimanendo escluso dagli investimenti annunciati da Eni per il futuro del settore”.
Dunque, Eni, dismette solo Ragusa e non prevede continuità industriale. Eni si tira fuori dalle produzioni chimiche tradizionali legate alla raffinazione dei fossili, e terrà in vita tutti gli stabilimenti solo facendo leva sulle forniture di materie prime che potrebbero essere acquistate a buon prezzo dal mercato. Tutti i siti Versalis continueranno a produrre; tutti, tranne Ragusa.
Il ruolo di difesa del territorio, dove è finito? Continuiamo a chiederci: la politica regionale e nazionale, votata ed eletta a Ragusa, può accettare passivamente questo gioco al massacro, economico, sociale e pure istituzionale, consentiteci, realizzato in casa propria?
Sull’altare della tenuta sociale saranno sacrificati a Ragusa almeno 300 posti di lavoro dell’indotto tra manodopera dei terzi e lavoro indiretto dedicato agli appalti di manutenzione e assistenza specialistica rapportata alla marcia degli impianti. Sono 130 invece i lavoratori del diretto. Su quello industriale, Ragusa sarà definitivamente soppressa per mano di un esecutore partecipato dallo Stato.
La ricaduta economica? Sul fatturato dello stabilimento Versalis di Ragusa ruotano finanze di tutto rispetto. I ricavi si attesterebbero sui 450 milioni anno. Ragusa produce 140.000 tonnellate di polimeri speciali l’anno. Basta guardare al prezzo anche spot dei polietilene per far subito di conto.
Come può la nostra provincia privarsi di questa economia su grande scala?
Questa redazione continuerà ad occuparsi del caso Eni, a garanzia di ogni verità sulle dismissioni annunciate da Versalis a Ragusa. Perché le verità, proprio sulla questione Ragusa, ci accorgiamo che ancora non sono emerse.
E i nostri lettori, come abbiamo già dimostrato in altri casi, possono stare certi che riusciremo a portarle a galla.
Tutte.