Giudiziaria Catania

Mafia: sequestrate le società di Opera prima, il bar riconducibile a Orazio

Sequestrato il bar "Opera Prima": era riconducibile ad Orazio Buda, "macchina da soldi" del clan Cappello

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Catania - I finanzieri di Catania hanno sequestrato beni del valore di un milione di euro a Orazio Buda, considerato membro del clan Cappello (gruppo Bonaccorsi-Carateddi nello specifico). Oggetto del sequestro sono le società Royal Srls e Speciale Boys Srls, proprietarie del bar Opera prima di piazza Vittorio Emanuele III. Gli accertamenti hanno evidenziato una sproporzione tra le ricchezze accumulate e i redditi prodotti, risultati modesti. «Una macchina da soldi», questa la dichiarazione che avrebbe fornito un collaboratore di giustizia descrivendo Buda.

Su quest’ultimo ricadono precedenti penali per delitti in materia di armi, ricettazione e rapina sin dal 1986, stando alle evidenze degli investigatori. Diverse, inoltre, le misure di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo, ritenuto responsabile di estorsione, anche in forma aggravata, associazione a delinquere di stampo mafioso e trasferimento fraudolento di valori per cui è stato condannato in primo grado a 14 anni di reclusione.


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