Lettere in redazione Ragusa

Istituti Scolastici: Genitori uniti contro accorpamenti insensati

Riceviamo e pubblichiamo

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Ragusa - “I genitori degli alunni del Circolo didattico “Mariele Ventre” di Ragusa - coinvolto nell'attuale processo di accorpamento - manifestano il loro forte dissenso rispetto a questa decisione”

Ragusa, ...da mesi, abbiamo seguito con preoccupazione l’evoluzione di questo progetto di accorpamento, il cui obiettivo dichiarato è quello di ottimizzare le risorse e migliorare la qualità dell’istruzione. Tuttavia, a fronte delle numerose perplessità e dei dubbi che sono emersi, riteniamo che sia nostro dovere come genitori esprimere la nostra contrarietà a questa iniziativa. C’è stata una mancanza di coinvolgimento e consultazione in questo processo di accorpamento che non ha coinvolto i genitori e gli insegnanti, che rappresentano le principali parti interessate. È essenziale che vengano ascoltate le nostre opinioni e le nostre preoccupazioni.

“Riteniamo che la riduzione del 40% delle istituzioni che ci risulta interesserà la città di Ragusa rappresenti un duro colpo all’istituzione scolastica.” - dichiara il presidente del Consiglio d’Istituto del C.D. “M. Ventre” Simone Lacognata. Gli effetti negativi sull’istruzione sono facilmente intuibili. Siamo convinti che i timori legati alla possibile diminuzione della qualità dell’istruzione, a seguito dell’accorpamento, siano 1 inevitabili. Si creerebbero mega-istituti comprensivi da 1500-1600 alunni, il che potrebbe creare non pochi problemi quali riduzione delle risorse didattiche e disagi dovuti a spostamenti più lunghi e faticosi, verso le nuove strutture. Non secondario il fatto che tradizione e senso di appartenenza verrebbero fortemente messi a rischio. Infatti, si tratta di istituti scolastici - coinvolti nell'accorpamento - che hanno radici profonde nella comunità locale.

“Parliamo di istituti che da vent’anni assicurano una continuità nella didattica, garantendo un proficuo inserimento dei nostri piccoli nel delicato passaggio dalla scuola primaria alla scuola secondaria di primo grado.” - aggiunge Simone Lacognata. - “Sono stati luoghi di crescita e apprendimento per i nostri alunni.”

L’accorpamento potrebbe mettere a rischio la continuità di questa tradizione e il senso di appartenenza alla scuola. Infine, non per importanza, viviamo da genitori un sentimento di incertezza a causa del fatto che non sono stati forniti dettagli chiari sull’implementazione pratica dell’accorpamento, e ci preoccupano i potenziali rischi amministrativi e le incertezze legate alla gestione delle nuove strutture scolastiche. I genitori lanciano l’appello alla Dirigente Scolastica provinciale di sospendere l'attuale processo di accorpamento e di avviare un dialogo aperto e costruttivo con i genitori, gli insegnanti e la comunità locale.

“È fondamentale che si tenga conto delle nostre preoccupazioni e che si lavori insieme per garantire la migliore educazione possibile per i nostri figli” aggiunge Simone Lacognata “Noi chiediamo semplicemente di essere accorpati alla Quasimodo” e abbiamo letto la proposta che arriva da parte del comune che si muove in tal senso e riteniamo possa essere una buona proposta, siamo comunque pronti a collaborare e a partecipare attivamente a qualsiasi discussione finalizzata a trovare soluzioni che siano nell’interesse superiore dei nostri ragazzi e della comunità scolastica nel suo insieme.


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