Cultura

Antonio Aggius Vella, l'uomo Arpel



Arpel, un brand, un sinonimo di qualità e affidabilità nella selezione dei capi: scarpe, pelletteria, abbigliamento e accessori, per Uomo e per Donna.

Arpel nasce nel 1980 a Ragusa, il nome è crasi di “arte” e di ”pelle” e del difficile lavoro di chi ama trattare la pelle.

Nel 2004 Antonio Aggius Vella, un imprenditore ibleo con una robusta e decennale esperienza nel settore alle spalle, maturata prima a Milano e poi a Catania, e oggi direttore marketing  in Italia del prestigioso marchio Piero Guidi, rileva il negozio sito in via Archimede e da allora, in soli tre anni, realizza una crescita esponenziale: cinque punti vendita, due in via Archimede (Arpel Uomo e Arpel Donna), uno dentro il primo centro commerciale di Ragusa “Le Masserie”, uno a Pozzallo e infine, dalla scorsa estate, uno a Messina.

“E con l’apertura del punto vendita di  Vittoria, nella Primavera /Estate 2008, diventeranno sei” spiega Antonio Aggius Vella, che deve il suo cognome ad avi gioiellieri di origini maltesi e prima ancora inglesi.

Con una grande passione per l’abbigliamento di classe, Aggius Vella spiega i passi attraverso cui, in così poco tempo, l’azienda è cresciuta sino al punto da imporsi in provincia e oltre.

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“Innanzitutto non bisogna mai perdere di vista chi sono i nostri clienti, cercando di soddisfare le loro esigenze con competenza e professionalità, offrendo vasti servizi pre e post vendita, un continuo riassortimento della merce e una varietà di marchi prestigiosi come Piero Guidi, Prima Classe, Borbonese, Boglioli, Incotex, Car Shoes giusto per citarne alcuni.

In questo modo si riesce ad esercitare una forza trainante e a conquistare clientela anche al di fuori della  provincia, clienti che ci ripagano per l’impegno profuso con la loro fedeltà ai nostri punti vendita. In secondo luogo occorre ben organizzare l’azienda e definire con rigore l’obiettivo a cui tendere: fare impresa in maniera responsabile. Così dall’azienda a conduzione familiare si transita ad un’ottica differente e onnicomprensiva del fare impresa, nominando dei responsabili delle aree vendite e affidando loro le incombenze di carattere organizzativo e dirigenziale, in modo da far maturare autonomia e professionalità”.

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Quali sono le prospettive del mercato della moda in questo territorio?

“C’è la possibilità di crescere ed espandersi attraverso il nuovo ruolo di leadership che la città di Ragusa si è conquistata grazie anche ai due nuovi centri commerciali, “Le Masserie” e “l’Ibleo”. In questa nuova dimensione tutti i negozianti devono protendere anche verso un mercato esterno a quello ibleo, andare oltre il mercato locale” dice Antonio Aggius Vella, sostenendo la necessità di organizzare il territorio per accogliere utenti provenienti da bacini limitrofi. “Abbiamo la fortuna di avere al nostro fianco un sindaco giovane e fattivo, Nello Di Pasquale, che si è dimostrato sensibile e attento ai temi dello sviluppo e dell’economia, ed è proiettato nella giusta prospettiva di fare gruppo con noi commercianti e con le associazioni di categoria per ottimizzare le tante risorse di Ragusa. Con l’istituzione delle domeniche a tema, dei percorsi enogastronomici per i turisti, con nuove occasioni di visita del barocco di Ibla, con l’apertura delle chiese e quant’altro possiamo creare una sinergia pro-Ragusa. Un sistema di collaborazioni che può contribuire a migliorare i servizi resi sia al cittadino che alle aziende stesse, promuovendo e rilanciando il ruolo centrale del capoluogo Ibleo che, grazie alla quantità e alla qualità delle imprese che vi hanno sede, già oggi offre opportunità e soluzioni paragonabili a quelle solitamente riscontrabili in realtà urbane di maggiori dimensioni. E da questa consapevolezza è nata, da circa un anno, anche l’idea di un momento di aggregazione fra imprenditori locali - Associazione Sviluppo Ragusa – che può contribuire ad organizzare una rete sinergica tra le aziende e le istituzioni”. C’è un filo logico nell’impegno professionale di Antonio Aggius Vella, che deve aver capito che non è sufficiente l’aver rilevato un negozio e lanciato il brand Arpel per potersi cullare negli allori: “Occorre valorizzare e promuovere una identità, quella iblea, fatta di valori antichi e antiche tradizioni che, riviste e corrette in chiave moderna, possano permetterci di contraddistinguerci in un mercato globale sempre più uniformato”. In questa visione “glocal”, attenta al globale e al locale, c’è la chiave di volta della filosofia di questo giovane imprenditore: apertura al mondo e al nuovo, ma anche tutela e promozione delle proprie radici, della propria storia, del proprio vissuto. Valori solo all’apparenza antitetici, eppure condensati in sintesi nell’esperienza di Arpel e dell’Associazione Sviluppo Ragusa.

Un sogno? Diceva Walt Disney “Tutti i nostri sogni possono diventare realtà se solo abbiamo il coraggio di inseguirli”. Certamente non da soli, ma insieme, perché così possiamo moltiplicare le risorse ed i risultati creando una filiera virtuosa.

Fare impresa oggi significa avere e fare cultura di imprese, in questa ottica vogliamo fattivamente contribuire a fare sistema, con l’obiettivo di  far crescere da un punto di vista commerciale e professionale questa città, e quindi esportare il modello Ragusa

Un sogno certamente, ma anche una scelta coraggiosa vissuta   nella consapevolezza di chi sa che i passi si inanellano uno dopo l’altro, con umiltà, costanza e amore per il proprio lavoro, e l'orgoglio di essere Iblei


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