Ragusa - Un anno fa di questi tempi l’allora neo-eletto sindaco di Ragusa, l’ingegnere Federico Piccitto del movimento 5stelle, si rese protagonista di un episodio che lo pose più che favorevolmente agli occhi di quei ragusani che con oltre il 70% lo avevano eletto sullo scranno più alto del Palazzo dell’Aquila (e forse anche di molti appartenenti al 30%).
L’episodio è noto: Piccitto ed altri, tantissimi altri, suoi amici, elettori, sodali grillini, gente comune e di questi moltissimi i giovani e giovanissimi, si riunirono presso lo Stadietto di via delle Sirene a Marina di Ragusa per “dare una sistemata”. Furono eliminate le “foreste” di erbacce ed arbusti in uno ai tantissimi rifiuti accumulati negli anni; anni di totale abbandono della struttura comunale di cui sono e sempre saranno responsabili i sindaci che hanno preceduto Piccitto negli ultimi venti anni (compreso l’efficientissimo Emanuele Dipasquale).
E dire che lo stadietto di via delle Sirene, negli anni ormai lontanissimi della sua prima e piena operatività, aveva permesso a moltissimi di giocare a tennis, a basket, a volley (ed evitare di occupare la ampia ma non attrezzata Piazza Malta a poche centinaia di metri dallo stadietto), e di sera alle compagnie teatrali e ai gruppi musicali di esibirsi ed intrattenere un numeroso pubblico in una zona altrimenti posta ai margini del lungomare Andrea Doria e quindi del borgo marino (che d’estate ha più residenti di Modica)
Ed ecco cosa vi proponiamo: le foto scattate lo scorso 4 agosto. Come si può vedere, lo stadietto è esattamente nelle condizioni di un anno fa. E per forza: da allora ad ora nessuno è mai intervenuto né per pulire né per fruire della struttura sportiva. A dire il vero le foto ritraggono solo l’esterno, dal momento che il cancello è bloccato da una catena ed io non sono in grado né ritengo giusto saltare all’interno. Ma si può pacificamente dedurre che l’interno sia stato altrettanto abbandonato da allora ad ora e nella migliore delle ipotesi si potrebbe presentare in condizioni solo leggermente migliori dell’esterno. In ogni caso, l’impianto è chiuso.
Non una bella figura per Piccitto e per i suoi efficientissimi assessori unitamente ai spertissimi suoi consiglieri comunali. Del resto, praticare uno sport all’aria aperta, in estate (e perché no anche durante le altre stagioni: chè a Marina anche l’inverno è mite e poco piovoso) a pochi metri dal mare è cosa antica, da vecchi: i moderni preferiscono FarmVille, Candy Crush Saga, Diamond Dash.
Marina: stadio di via Sirene. Nulla è cambiato, compresi i grilli
Un anno dopo
di Saro Distefano
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