Cultura Cartoni animati

Nana

Bella e malinconica

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Nana e… Nana: due ragazze completamente diverse fra di loro, accomunate dallo stesso nome ma con vissuti praticamente opposti. E la storia è una delle più belle e malinconiche degli anni 2000. “Nana” è un manga e un anime di Ai Yazawa, uscito nell’anno 2000, molto conosciuto in Italia grazie all’anime andato in onda nel 2006 su MTV, composto da 47 episodi. Di genere Josei (cioè dedicato ad un pubblico di giovani donne adulte), è stato un vero e proprio caso. La storia, apparentemente, non è nulla di particolare. In realtà, Nana sembra non solo una riflessione sul caso e sulle scelte, ma anche sui rapporti interpersonali che si instaurano con gli altri. Ma “Nana” è soprattutto la storia di un’amicizia al femminile in cui il sesso, la musica e la droga sono presenti come accade, a volte, anche nella vita quotidiana. La musica, infatti, è una delle componenti essenziali che ha decretato il successo dell’anime. La storia inizia quando Nana Komatsu e Nana Osaki s’incontrano per caso su un treno e fanno amicizia. Un caso. Successivamente, si ritrovano a contendersi lo stesso appartamento e finiscono per andarci a vivere insieme. Un altro caso. Oltre a condividere lo stesso nome, l’appartamento e l’età, in realtà le due Nana non hanno niente in comune: apparentemente forte la Osaki (in realtà fragile come il vetro), completamente “incasinata”, da un punto di vista sentimentale, la Komatsu. Nana Komatsu, infatti, è una ragazza dolce e ingenua e proprio a causa di questo suo carattere colleziona disastri amorosi. Nana Osaki le affibbia subito un nomignolo “Hachi”, da “Hachiko”, il celebre cagnolino fedele.

IL SOGNO DI DIVENTARE FAMOSI: I TRAPNEST E I BLAST
La cosa interessante di questo manga è il modo in cui i personaggi vengono tratteggiati: tanto Nana Osaki appare subito come carismatica e trasgressiva, tanto Hachi ci appare come dolce e tenera. Nana Osaki è senza dubbio il personaggio più interessate: trasferitasi a Tokyo per inseguire il sogno di diventare una cantante famosa, ha avuto un’infanzia tormentata, fonda un gruppo, i “Black Stones” (abbreviato in Blast), insieme all’amico d’infanzia Nobu e al suo tutore Yasu, dopo essere stata scaricata da Rem, suo fidanzato bello e dannato che ha deciso di diventare il chitarrista dei già famosi Trapnest. Con il passare del tempo, Rem e Nana si rincontreranno: la loro è una storia d’amore travolgente, destinata solo al fallimento. Nana “Hachi”, invece, si trasferisce a Tokyo per seguire il suo fidanzato e ha avuto un’infanzia felice, ma ben presto il ragazzo la tradisce e la abbandona. Le due ragazze, dunque, diventano il sostegno l’una dell’altra e, grazie ad una serie di ben congegnati colpi di scena, finirà che Hachi conoscerà Takumi, altro membro dei Trapnest, molto più grande di lei.

NANA: UN CAPOLAVORO INCOMPIUTO
I personaggi di questo manga seguono una maturazione (non necessariamente positiva), lenta e costante. Mentre Nana Osaki riesce comunque a inseguire il suo sogno nonostante le difficoltà, Nana Komatsu è un personaggio che proprio a causa del suo carattere indeciso e ingenuo subisce un’involuzione e sembra essere veramente destinata all’infelicità. Decide, ad un certo punto, di lasciare Takumi e di stare con il più adatto Nobu. Ma proprio quando tutto sembrava andare per il meglio, la ragazza scopre di essere incinta, presumibilmente da Takumi. Sta di fatto che l’uomo (più grande di lei), decide di prendersi cura della ragazza e la sposa. Nana, pur non essendo totalmente convinta, decide di accettare. La storia finisce con un salto nel futuro: Nana “Hachi” in compagnia di una bambina (uguale a Takumi), Nobu (con il quale sembra aver ristabilito i rapporti) e Yasu: insieme, aspettano l’arrivo dell’altra Nana per guardare insieme i fuochi d’artificio. E ci lasciano così, con l’amaro in bocca, con più domande che risposte. E’ molto noto, infatti, che l’autrice non terminò mai il manga a causa di alcuni problemi di salute e a distanza di tanti anni probabilmente questo è tutto ciò che possiamo aspettarci. In realtà, nel manga la storia va un po’ più avanti: si scopre che Rem muore in un incidente a causa dell’abuso di cocaina e Nana e Takumi divorziano a causa dei tradimenti di lui che decide alla fine di andare a convivere con Reira, la cantante del suo gruppo, da sempre innamorata di lui. Al di la del finale incompiuto, ciò che ci interessa analizzare è la grandissima umanità di questi personaggi: non ci sono buoni o cattivi e le scelte, così come accade alla maggior parte della gente, non sono dettate dal buon senso ma soltanto dall’istinto. Sono personaggi che soffrono, spesso vanno fuori strada e sono pervasi da una sottile linea di malinconia. Ed è per questo che Nana ci fa emozionare.


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