Economia Inps

Reddito e pensione di cittadinanza, +18% in Sicilia nel 2021

Contro il +11% del resto d’Italia, l’importo medio mensile è 578 euro

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/26-01-2022/reddito-e-pensione-di-cittadinanza-18-in-sicilia-nel-2021-500.jpg Reddito e pensione di cittadinanza, +18% in Sicilia nel 2021


 Palermo - Per reddito e pensione di cittadinanza il numero dei percettori, così come l’importo, è cresciuto in maniera esponenziale negli anni. I nuclei beneficiari di almeno una mensilità nel 2019 erano 1,1 milioni (2,7 milioni di persone coinvolte), nel 2020 sono saliti a quota 1,6 milioni (3,7 milioni di persone), per attestarsi a poco meno di 1,8 milioni nel 2021 (sfiorando le 4 milioni di persone). Nel triennio i nuclei sono, dunque, cresciuti del 59,21% (le persone coinvolte del 45,35%), come segno del peggioramento delle condizioni economiche per il Covid (al netto, ovviamente, degli abusi). L'importo medio mensile nello stesso arco temporale è cresciuto del 10,98% passando da 492 euro (2019) a 546 euro (2021).

Ma questa cifra complessiva è relativa alle due misure, perché il solo reddito di cittadinanza nel triennio si è passati da un’erogazione media di 530,02 euro (2019) a 577,73 euro (2021), con un incremento dell’8,86%. Nel triennio il differenziale assoluto tra Sud/Isole e Nord è rimasto stabilmente poco sopra i 100 euro al mese. L’Inps evidenzia anche che nel 2021 è stato revocato il beneficio a quasi 110mila nuclei (26mila nel 2020), soprattutto perché è stata accertata la mancanza del requisito di residenza o cittadinanza. Inoltre nel 2021 sono decaduti dal diritto 314mila nuclei (259mila nel 2020 e 80mila tra aprile e dicembre 2019), per la variazione dell'Isee che ha superato la soglia prevista o un cambiamento nella composizione del nucleo familiare.

Secondo l’ultimo report di dicembre, sono 1,38 milioni i nuclei beneficiari delle due misure. Di questi 1,2 milioni per il reddito di cittadinanza e 143mila per la pensione di cittadinanza, con oltre 3 milioni di persone coinvolte: 2 milioni nelle regioni del Sud e nelle Isole, meno di 600mila al Nord e più di 400mila nel Centro. Quanto alla cittadinanza, nell'87% dei casi il richiedente ha la cittadinanza italiana, nel 9% è un extra-comunitario in possesso di un permesso di soggiorno, nel 4% è un cittadino europeo. La regione con il maggior numero di nuclei percettori delle due misure è la Campania (21% delle prestazioni erogate), seguita da Sicilia (18%), Lazio (10%) e Puglia (9%); nelle quattro regioni citate risiede quasi il 60% dei nuclei beneficiari. L'importo medio erogato a dicembre 2021 è di 546 euro (577 euro per il Rdc e 281 euro per la PdC). Circa il 60% dei nuclei ne percepisce mensilmente fino a 600, meno dell'1% ne riceve oltre 1.200.

La classe modale - quella che statisticamente ha la densità di frequenza più elevata - è quella dei nuclei con un solo componente: rappresentano un nucleo sui quattro e ricevono tra 400 e 600 euro. Le regioni con il tasso di inclusione (rapporto tra il numero di persone coinvolte e la popolazione residente) più elevato appartengono al Sud e sono la Campania, la Sicilia e la Calabria (rispettivamente con 151, 142 e 128 persone coinvolte ogni mille abitanti). Al Nord i territori con il tasso di inclusione più basso: il Trentino Alto-Adige e il Veneto (rispettivamente 12 e 20 per mille). Analizzando la distribuzione provinciale, il tasso di inclusione più elevato è a Napoli, Crotone e Palermo (con circa 180 persone coinvolte ogni mille abitanti), seguite da Caserta e Catania (rispettivamente con 162 e 159 persone). 


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