Modica - Si è conclusa sabato mattina con le visite eseguite direttamente dal professore Enrico Cassano, primario di Radiologia senologica allo Ieo di Milano, Istituto europeo oncologico fondato da Umberto Veronesi e vera eccellenza nel campo specifico, l’iniziativa dell’associazione Altea Salute Donna, per sensibilizzare le donne a pratiche di screening per la prevenzione del tumore al seno, tenuta nei locali della azienda Avimecc di Modica.
News Correlate
Nel corso dell’appuntamento dedicato non solo alla prevenzione, come gli screening, ma anche agli incontri con il personale, il dottor Cassano ha prestato la sua passione ed il suo impegno con le dipendenti dell’Avimecc di Modica eseguendo le visite e le ecografie gratuitamente, in occasione della Giornata della Donna.
Il professore Enrico Cassano è uno dei maggiori promulgatori italiani sull’importanza della prevenzione mammografica. Ha commentato con grande favore questa attività di prevenzione e formazione da parte della azienda Avimecc: ”Un buon segnale da parte di un’azienda attenta al welfare e che mette al centro le persone - ha commentato il luminare-. La diagnosi precoce per prevenire il tumore è fondamentale. Già dopo i 30 anni devono farsi le prime attività di controllo. Ancora oggi non conoscendo esattamente le cause del tumore al seno, la massima possibilità di guarigione è legata alla diagnosi. Più tempestivamente facciamo la diagnosi, quanto più piccolo è il tumore, tanto più saranno le possibilità per le donne”.
Un approccio sensibile con le dipendenti di Avimecc che hanno affrontato questo momento senza paura. Enrico Cassano, che da anni profonde il suo impegno nella lotta contro il cancro al seno, anche collaborando ad Haiti come volontario della Fondazione Rava, ha sintetizzato i passi in avanti compiuti nella diagnosi e nella cura del tumore al seno.
Professore, qual è stato, in questo percorso, il contributo della tecnologia?
"Il progresso tecnologico consente di effettuare test sempre più precisi, come la mammografia, l’ecografia e la risonanza magnetica, e permette di individuare lesioni sempre più piccole".
Questo aumenta il cosiddetto rischio di sovradiagnosi?
"È un problema che sta emergendo negli ultimi tempi. Ovviamente, più vediamo più siamo in grado di identificare lesioni ed è probabile che alcune di queste non siano tumori veri e propri, cioè che non siano in grado di evolvere verso la malattia. Il problema è che ad oggi non abbiamo la capacità di differenziare i tumori “indolenti” da quelli che non lo sono, abbiamo delle indicazioni ma non la certezza".
Il suo Istituto, vera eccellenza europea nella lotta ai tumori, subisce un importante flusso migratorio di pazienti dall’Italia meridionale? Questo vuol dire che nella lotta alla prevenzione esistono strutture sanitarie a due velocità ?
“Questo flusso migratorio di pazienti che arrivano dal Sud è davvero ingiustificato. Quasi il 50%, direi. Dobbiamo lavorare molto per un cambiamento soprattutto nel promuovere la prevenzione”.
Al termine della tre giorni di informazione e prevenzione Michele Leocata, Ceo di Avimecc, ha commentato: "È stato un privilegio avere avuto un approccio con il Professore Cassano e l’associazione Altea, che ringrazio per avere dedicato tempo a questa attività. Per l’azienda Avimecc questo risultato è frutto di un percorso che porterà a migliorare il modo di lavorare nei servizi aziendali. Di questi aspetti avremo modo di riparlarne. L’incertezza del futuro ha un impatto negativo sulla qualità di vita delle pazienti che sono anche dipendenti e la conferma che un pieno recupero e una guarigione sono possibili, dopo una diagnosi di tumore, ha importanti ricadute sugli aspetti personali e pratici della vita delle persone. Per questo accettiamo di buon grado questi percorsi".