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Comiso – Ragusa Ibla, il palazzo comunale di Scicli, il b&b di Punta Secca, Fornace Penna e il Castella di Donnafugata: oramai tutti conoscono a memoria le principali location della serie tv del commissario Montalbano, diventate negli anni mete di pellegrinaggio turistico anche dall’estero. Ma ce n’è una, meno nota, di cui non si parla mai: i portici dell‘ex mercato ittico di Comiso (foto 1-2), che appare nell’8° episodio della serie, “Gli arancini di Montalbano”, sotto cui il commissario raccoglie informazioni utili alla risoluzione di un omicidio camuffato da incidente stradale.
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Il colonnato fu costruito a metà dell’800 e per un secolo, in quei loggiati, si è venduto sia il pesce che la carne. Oggi ospita il Museo civico di storia naturale e la sede della Fondazione “Gesualdo Bufalino”. La chiesa che si vede nelle immagini tv è quella di Santa Maria delle Stelle (foto 3-4), con la sua cupola neogotica: originaria del XII secolo e distrutta dal terremoto del 1693, della struttura originale restano i pilastri e il sesto acuto della navata centrale, mentre il campanile -completato nel 1936 - è molto più recente.
Di Comiso la maggior parte degli italiani conosce solo l’aeroporto, invece è una meta che merita lei stessa un viaggio per i suoi luoghi: dalla centralissima piazza fonte Diana (foto 5-7), circondata da palazzi storici; al vicino Castello dei Naselli d’Aragona del ‘400 (foto 8-10), di recente al centro di numerose diatribe immobiliari, sorto in stile rinascimentale su un edificio d’epoca classica. La parte più antica è il Battistero di San Gregorio Magno, risalente intorno all’anno Mille, con resti di affreschi di età bizantina; il torrione rotondo ancora in piedi in origine era una cuba araba.
