Domande frequenti sul Coronavirus. Quanto dura l'incubazione del Covid? La media è di 4 giorni e mezzo ma nella maggior parte dei casi dopo 2-3 giorni il virus si è moltiplicato in modo tale da potersi già trasmettere.
La contagiosità di un individuo dipende dalla carica virale?
Sì, questo è un assioma dell’infettivologia. La diffusione di un qualsivoglia agente di malattia trasmissibile, sia esso batterio, virus, parassita, fungo, protozoo o tossina, dipende dalla concentrazione e quindi dall’attività di replicazione del virus e da quanto un individuo viene colpito. Se è bassa possiamo non essere infettivi. Alcuni ricercatori hanno stimato qual è la carica virale minima presente nelle secrezioni respiratorie necessaria a trasmettere l’infezione. Ma non esiste ancora un test specifico per misurare con precisione la carica di questo coronavirus.
Quando il tampone è negativo, vuole dire che il virus è sparito?
Dipende dalla sensibilità del test ma in genere significa che il virus non è più presente nella parte del corpo dove siamo andati a cercarlo. Il tampone eseguito sulla tonsilla può essere negativo ma non si può escludere che il virus sia presente nelle basse vie respiratorie. Questo però non equivale alla capacità di poter ancora trasmettere il virus.
Si può avere una reinfezione dopo la guarigione?
«Questa possibilità è stata descritta in pochi casi. Storie di pazienti che si sono reinfettati. Un fenomeno raro, può essere legato al fatto che durante la prima infezione si sono sviluppati pochi anticorpi. Esiste anche la possibilità di essere colpiti da un virus diverso dal precedente. Il Sars-CoV-2 muta meno di altri virus a RnaA (Hiv, Hcv, virus influenzali) ma muta anch’esso».
Perché la malattia è altalenante, ricomincia quando sembra essere finita?
«È possibile abbia fasi di remissione e poi ricompaia perché il virus ha recettori ubiquitari, vale a dire si aggancia a cellule di diversi organi. Fegato, intestino, cuore, polmoni e altri tessuti. Dunque se non lo combattiamo subito, una volta che ha conquistato l’organismo, rischiamo la ripresa della malattia con sintomi diversi dalla prima manifestazione. Dobbiamo però ammettere che di questo Sars-CoV-2 sappiamo ancora poco».