Attualità Lutto

Rino Tommasi è morto: il giornalista aveva 90 anni

Grande firma e volto tv, famoso per le telecronache di tennis e boxe



È morto a 90 anni — ne avrebbe compiuti 91 il 23 febbraio — Rino Tommasi. Il mondo dello sport, specialmente del tennis, e del giornalismo italiano piange la morte di una delle sue leggende. Salvatore Tommasi, detto Rino, era nato a Verona, in una casa di sportivi — sia il padre Virgilio sia lo zio Angelo avevano preso parte a tre diverse edizioni dei Giochi Olimpici nel salto in lungo e in alto tra il 1924 e il 1932 — ed è scomparso oggi mercoledì 8 gennaio.

Rigoroso, appassionato di sport e di numeri, ha vissuto una carriera lunghissima, iniziata nel 1953, passata per la Gazzetta dello Sport, per la storica emittente italo slovena Telecapodistria e da lì per il ruolo di direttore dei servizi sportivi di Canale 5, il primo della storia. Con l'avvento delle piattaforme satellitari, con Telepiù, è diventato un'icona rivoluzionando le telecronache del tennis accanto a Gianni Clerici, che ci ha lasciati nel 2022. 

Tommasi sembrava un computer umano, non sbagliava una data o il risultato di un incontro o un dato (nemmeno nel calcio, suoi i primi libri di statistica che andavano oltre l'almanacco Panini), mentre Clerici gli contendeva la capacità anedottica e culturale. Non a caso, reciprocamente si chiamavano «ComputeRino» e «Dottor Divago». 

Tifoso del Verona, del tennis in genere, negli anni Ottanta si inventa e conduce anche «La grande boxe», programma televisivo settimanale dedicato a un'altra delle sue grandi passioni, poi diventa anche uno dei primi impresari italiani con la sua tos (Italiana Organizzazioni Sportive). Di lui Giani Brera diceva: «Un cervello essenzialmente matematico però capace di digressioni epico-fantastiche quali consente uno sport come il pugilato. Io lo chiamo Professore senza la minima ombra di esagerazione scherzosa».


© Riproduzione riservata