Attualità Covid Sicilia

Scuola, 22mila alunni e 3mila docenti positivi: è già ora della campanella

Oltre 4mila insegnanti assenti e 5mila classi in Dad o Did: i numeri a una settimana dal ritorno in aula

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 Ragusa - Nonostante le 168 ordinanze di sospensione dell'attività didattica, disposte nei giorni scorsi dai sindaci e poi decadute, ad oggi sono 1.424 le classi siciliane in Dad (contro le 577 di metà dicembre) e altre 4mila in Did: la didattica integrata digitale, dove alcuni alunni seguono da casa e gli altri in aula. Quelli in presenza sono quasi l'84%, mentre oltre 22mila sono contagiati Covid o in isolamento fiduciario perché venuti a contatto stretto con positivi. I docenti infettati o in quarantena sono quasi 3.600, 605 quelli sospesi perché non in regola col vaccino. Sono i dati forniti dall'Ufficio scolastico regionale e dallo stesso ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, il giorno dopo l’ordinanza con cui il governatore Nello Musumeci ha decretato le lezioni in presenza anche nell’imminente zona arancione.

In verità, gli ultimi ingressi nella lista comunale – che hanno riguardato l’intero ragusano ad eccezione di Monterosso Almo e Giarratana – non fanno altro che anticipare di due giorni quanto accadrà lunedì 24 gennaio a livello regionale. La Dad farebbe rifiatare i presidi a caccia di supplenti non solo per il corpo docente ma per le numerose assenze per malattia che si registrano anche tra personale Ata, collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici: in tutto, sono ancora circa 170mila gli isolani isolati.  La Did invece complica la pratica sia dal punto di vista tecnico, con la rete Internet di tante scuole che non regge il carico di connessioni, che dal punto di vista didattico, per la difficile gestione soprattutto dei più piccoli.

"Non c'è dubbio, è faticosissimo - afferma il preside dell'Istituto superiore G. Curcio di Ispica, Maurizio Franzò, presidente siciliano dell'Associazione nazionale presidi -. Meglio tutti in presenza o tutti a distanza, la formula mista è pesantissima da gestire. Ma intanto le classi al completo sono pochissime, quasi tutte hanno qualche alunno collegato da casa". C'è anche la questione delle mascherine. Gli istituti continuano a ricevere pacchi di quelle chirurgiche, “a mutanda”, con gli elastici dietro la testa che tutti si rifiutano di indossare: ce ne sono alcuni, tra cui proprio il Curcio, che in magazzino hanno ancora intatta la scorta di un intero anno scolastico. Adesso, invece, servono le Ffp2 per il personale delle scuole d'infanzia e nelle aule con alunni esonerati dall'obbligo del dispositivo o dove si sono riscontrati casi di positività.


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