Auto e motori Tokyo

È morto il signor Suzuki

Morto il pioniere Osamu Suzuki (a 94 anni): ha guidato il gruppo giapponese per più di 40 anni

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Tokyo - Osamu Suzuki, leggendario ex presidente e ceo della Suzuki Motor, che ha contribuito a trasformare il produttore giapponese di mini-veicoli in un'azienda competitiva a livello globale, è morto a 94 anni a causa di un linfoma maligno. Lo ha riferito la società. Suzuki, noto per le sue osservazioni sincere e la sua cordialità, era diventato ceo della Suzuki nel 1978: sotto la sua guida Suzuki diventò la prima casa automobilistica giapponese ad avviare la produzione locale in India, dove le sue auto si rivelarono estremamente popolari. Suzuki si è dimesso da presidente nel 2021, cedendo l'incarico al figlio, Toshihiro Suzuki. 

Suzuki era nato nel 1930 nella prefettura di Gifu, nel Giappone centrale, e si era unito alla Suzuki Motor nel 1958, dopo aver sposato la figlia del secondo presidente dell’azienda, Shunzo Suzuki. Quando Osamu Suzuki divenne presidente della Suzuki Motor nel 1978, le vendite dell’azienda ammontavano a soli 323,2 miliardi di yen (2 miliardi di dollari al tasso di cambio attuale). Durante il suo mandato, queste vendite raggiunsero i 3mila miliardi di yen, dieci volte tanto.

Suzuki ha aiutato l’azienda a consolidare una solida posizione nel mercato dei veicoli leggeri, noti come “kei car”, e ha guidato l’espansione in India, uno dei principali mercati della casa automobilistica. Il presidente della Toyota, Akio Toyoda, ha espresso le sue condoglianze e reso omaggio a Suzuki, descrivendolo come un “oyaji”, ossia un padre. La morte di Osamu Suzuki, che non aveva un ruolo attivo nell’azienda, rappresenta un fatto simbolico importante in un momento di trasformazione per il mercato automobilistico giapponese, dopo l’annuncio dell’avvio delle procedure per la fusione tra Nissan e Honda.


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