Roma - Giuseppe Conte è il leader politico col reddito più basso. Nei documenti depositati alla Camera, per il 2022 ha dichiarato 24.359 euro, in pratica la somma relativa alla carica di deputato, visto che la legislatura con Giorgia Meloni presidente del consiglio è iniziata nell'ottobre del 2022. Per i mesi precedenti di quell'anno, quindi, non risulta che Conte abbia percepito redditi, neanche per il ruolo di leader del M5s. La "documentazione patrimoniale" dei parlamentari è in corso di pubblicazione da qualche settimana sui siti di Camera e Senato. Nei giorni scorsi, già erano comparse quelle di diversi esponenti: il più ricco resta il leader di Italia viva, il senatore Matteo Renzi, con un reddito imponibile di 3,2 milioni di euro. Fra gli altri leader, la presidente del Consiglio e capo politico di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, ha un imponibile di 284.798 euro, mentre quello della segretaria del Partito democratico Elly Schlein è di 94.725 euro. Il segretario di Azione, Carlo Calenda, ha dichiarato un imponibile di 83.244 euro.
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Dalle dichiarazioni dei parlamentari emergono anche alcune curiosità. Come quelle sul patrimonio automobilistico: Conte è proprietario di una Jaguar, anno 1996, da 320 cavalli, tenuta in garage e mai fotografata da nessuno, mentre Ignazio la Russa nel 2023 ha venduto un fuoristrada Uaz immatricolato nel 2010. Per il presidente del Senato, il reddito nell'anno d'imposta 2022 è stato di 430.553 euro. Più basso il reddito del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, con un imponibile di 110.239 euro. Compare un'auto anche nei documenti del deputato Aboubakar Soumahoro: nel 2023 ha comprato una Nissan X-Trail. Per lui, il reddito è stato di 22.115 euro: fra i beni dichiarati, compaiono quote di fondi comuni e fondi pensione.
La Russa ha venduto il Suv russo Uaz regalatogli da Berlusconi
Ci voleva una dichiarazione dei redditi, quella presentata da Ignazio La Russa alcuni giorni fa, per scoprire che fine aveva fatto un’auto simbolo dello stretto legame tra Silvio Berlusconi e Vladimir Putin: la Uaz Patriot.
Se ne erano perse le tracce da anni, da quando, nel 2010, al prezzo scontato del 10% di 520 mila rubli (pari a poco più di 12 mila euro), il primo esemplare del Suv Uaz Patriot uscito dalla nuova fabbrica di Vladivostok era stato venduto all’allora premier Silvio Berlusconi. Tutto era nato da una scommessa relativa ai tempi di produzione: dopo una visita allo stabilimento nell’ottobre del 2009, Berlusconi si era dichiarato scettico sulle possibilità che venisse completato entro la fine dell’anno, ma se fosse stato smentito avrebbe acquistato una delle prime auto prodotte. Punto sull’orgoglio, Putin fece realizzare un esemplare grigio chiaro metallizzato, in versione Limited, superaccessoriato, con climatizzatore e sedili elettrici riscaldabili, con tanto di targhetta numerata «001», che venne consegnato personalmente nel corso di una presentazione ufficiale nel cortile di palazzo Chigi.
Peccato che in quel momento il voluminoso veicolo fosse in realtà già stato regalato all'allora ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dopo che aveva confessato a Berlusconi la sua intenzione di acquistare un Suv. Il ministro poi decise di devolvere in beneficenza l'equivalente valore in denaro e non si sa in quante occasioni la Patriot sia stata effettivamente utilizzata in questi anni; la «autovettura Uaz di cavalli fiscali 22» risulta però venduta, apparentemente, secondo alcune voci, per la difficoltà a reperire i pezzi di ricambio. L’Uaz Patriot fu lanciato nel 2005 per poi, dal 2008, adottare motori diesel Iveco a seguito di una joint venture tra Fiat e Sollers, un’azienda che produceva, oltre alla UAZ, anche modelli Isuzu e Ssangyong. Più fuoristrada che Suv, grazie alla capacità di superare guadi di 50 cm e pendenze di 30°, è tuttora in produzione e in vendita, in cinque allestimenti, anche in Italia, con un quattro cilindri a benzina da 2,7 litri.