Si può fare qualcosa per abbassare il colesterolo anche nel modo di mangiare: è molto utile mangiare lentamente ma scopriamo perchè. Il tema ritorna di interesse soprattutto in questi giorni in cui ci sono pranzi e cene partendo dalla vigilia, di Natale e di Capodanno fino al 6 Gennaio con il pranzo della Befana. Ogni giorno, però, è utile per trovarsi con gli amici, con i colleghi e fare un pranzo o una cena un po’ più sostenuti del solito.
Masticare con cura e consumare i pasti lentamente protegge dal rischio colesterolo alto: i risultati dello studio italiano
Chi mangia lentamente abbassa il rischio colesterolo
Il Consiglio per queste feste di Natale? Masticare con cura. Si dice sempre di dare il giusto tempo ai pasti, invece di trangugiare di corsa quello che troviamo nel piatto. Ora però la ricerca italiana aggiunge un ulteriore tassello, e pesante, per spingere le persone a degustare con cura le vivande.
Se si consuma un pasto masticando lentamente, con il giusto piacere per la tavola, si riesce anche ad abbassare il rischio di veder salire il colesterolo nel sangue.
Sia chiaro. Non si tratta di una cura e rimane comunque importante scegliere piatti leggeri seguendo i dettami della dieta mediterranea ricca di frutta e verdura e prediligere modalità di cottura salubri. Ma anche questa sana abitudine può essere d’aiuto, necessaria soprattutto in vista di cenoni e pranzi pantagruelici, per modificare le nostre abitudini e riscoprire il valore di una sana e lenta masticazione per mantenerla come dogma per tutto l’anno, a prescindere dagli effetti sul colesterolo.
RISCHIO COLESTEROLO ALTO PER CHI MANGIA TROPPO IN FRETTA: I RISULTATI DI UNA RICERCA ITALIANA
Mangiare troppo in fretta è controproducente? Di solito chi mangia con una certa lentezza favorisce la digestione e l’assimilazione dei cibi. Chi mangia in fretta invece rischia problemi di colesterolo secondo un nuovo studio scientifico. Mangiare in fretta raddoppia il rischio di avere il colesterolo alto. Mangiando restando seduti a tavola almeno 20 minuti invece aiuta il metabolismo e consente di tenere sotto controllo le calorie e quindi il peso corporeo. Vediamo tutti i dettagli e perché conviene dedicare un po’ di tempo in più al pasto.
IL NUOVO STUDIO
A dare queste informazioni è una ricerca scientifica condotta dagli scienziati dell’Università Federico II di Napoli. Lo studio sarà pubblicato sul Journal of Translational Medicine, come riporta l’Ansa. La ricerca conferma i benefici di masticare lentamente e di dedicare tempo ai pasti. Mangiare con calma aiuta anche a contenere lo stress. Il pasto è visto da sempre come un momento in cui ci si rilassa e di chiacchiera in famiglia o con gli amici. Ma a volte non sempre è così. I ritmi di lavoro o le cattive abitudini ci fanno andare troppo veloce. Oltre a non goderci il momento però si rischia anche di avere problemi con il colesterolo.
LE DICHIARAZIONI DEI RICERCATORI
I ricercatori hanno analizzato le abitudini a tavola di 187 persone con obesità. Chi consuma i pasti in meno di 20 minuti ha una probabilità doppia di avere il colesterolo alto. Annamaria Colao, presidente della Società Italiana di Endocrinologia (SIE) ha coordinato la ricerca ed ha dichiarato in una nota: “Il colesterolo è un fattore di rischio noto per malattie cardiovascolari come infarto e ictus, ma non è il solo elemento metabolico che peggiora con un pasto troppo frettoloso”
Mangiare lentamente, masticando con cura, migliora il processo digestivo, aiuta a ridurre il rischio di obesità e affina la sensibilità ai sapori e agli aromi. Senza contare lo stato di calma e serenità che induce un’abitudine così salutare.
Mangiare in fretta significa mangiare troppo. E quindi aumentare facilmente di peso. È questa la conclusione di una ricerca che ha indagato i comportamenti alimentari di un campione di più di undicimila soggetti.
È risultato che chi mangia troppo in fretta ha mediamente un peso corporeo maggiore. Non solo: anche steatosi epatica (anomalo deposito di grasso nel fegato), iperuricemia, aumento dei trigliceridi e un basso livello di colesterolo Hdl (il colesterolo “buono”) sono più frequenti in chi mangia voracemente.