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Quali formaggi mangiare a dieta per non ingrassare?

Come consumare i formaggi a dieta senza prendere chili in più?

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/15-06-2021/come-abbinare-i-formaggi-a-tavola-per-non-ingrassare-500.jpg Come abbinare i formaggi a tavola per non ingrassare?


I formaggi possono essere mangiati anche a dieta?
Quali formaggi mangiare a dieta per non ingrassare?  e magari tenere sotto controllo colesterolo cattivo LDL e trigliceridi? Come consumarli senza prendere chili in più? Tutte doamnde che se decidiamo di intraprendere una dieta dimagrante ci poniamo.
Ecco allora i consigli della nutrizionista per renderli alleati della linea e della salute senza prendere chili in più.
Nonostante i formaggi siano alimenti molto calorici e con una notevole percentuale di grassi, in quantità limitate possono giovare all’organismo, che ha comunque necessità di lipidi.
I formaggi più leggeri e digeribili, infatti, sono presenti tranquillamente in tutte le diete. Alcuni formaggi stagionati come il pecorino, invece, pur essendo nobili dal punto di vista proteico, vanno consumati con estrema moderazione se si vuole dimagrire, ma mai eliminati. Non è di certo una dieta sana ed equilibrata quella che prevede l’eliminazione di qualsivoglia alimento, tantomeno dei formaggi.
Il formaggio è uno degli alimenti spesso presenti sulle tavole di molte famiglie. Le numerose tipologie che si trovano in commercio e le differenti tipologie legate alle tradizioni locali, rendono il formaggio un protagonista indiscusso nelle ricette. Come fare per poter continuare a gustare il sapore delle differenti varietà senza incidere sulla salute e sulla forma fisica? Vediamo come abbinare i formaggi a tavola per non ingrassare e tenere sotto controllo colesterolo cattivo LDL e trigliceridi.

Quali sono i formaggi meno grassi?
Chi ama i formaggi a tavola sa apprezzare tanto quelli freschi quanto quelli stagionati o semi stagionati. Il loro gusto e la praticità di utilizzo fanno sì che il formaggio accompagni spesso i principali pasti della giornata. Tuttavia, come molti sapranno, è sempre utile non abusare nel consumo. I formaggi hanno spesso un importante contenuto calorico e di grassi, per questo è preferibile consumarli con una certa moderazione. Tra le varietà di formaggi ne esistono alcuni che sono meno ricchi di grassi. Chi desidera controllare la linea o tenere a bada il colesterolo, potrebbe portare in tavola questi piuttosto che altri dunque. Tra i formaggi più poveri di grassi troviamo quelli magri come: ricotta; feta o fiocchi di latte. Una soluzione alternativa potrebbe includere anche i formaggi freschi caprini che risultano più digeribili e meno grassi. Malgrado il latte di capra risulti essere più calorico di quello vaccino, i grassi in esso contenuti sono più digeribili perché a catena corta.
Come abbinare i formaggi a tavola per non ingrassare e tenere sotto controllo colesterolo cattivo LDL e trigliceridi?
Molti esperti di nutrizione suggeriscono di non eccedere la due porzioni settimanali in quantità limitate. La ragione risiede nell’associazione tra i grassi saturi che contengono i formaggi e l’aumento del rischio di alcune malattie cardiovascolari o l’aumento di peso. Per questa ragione è sempre utile scegliere in maniera oculata i formaggi da mettere a tavola.

Cosa mangiare e soprattutto quanto mangiarne?
Un errore alimentare che si commette frequentemente, sottolineato spesso anche da vari nutrizionisti, è quello di mangiare il formaggio a fine pasto o comunque come una sorta di aperitivo, abbinandolo quindi al pranzo o alla cena consueta. Invece esso dovrebbe essere consumato in sostituzione di un secondo piatto, come ad esempio la carne, il pesce o delle uova. E questo comporta un’assunzione considerevole di calorie nello stesso pasto. Inoltre, a peggiorare la situazione vi sono anche le porzioni consumate. In una settimana dovremmo mangiare circa tre porzioni da 50 grammi di stagionati ed un etto di quelli freschi, mentre in realtà le porzioni assunte arrivano quasi a 6, raddoppiandone quindi la quantità. Di conseguenza, in generale, si dovrebbe ridurre quest’ultima e migliorarne invece la tipologia e soprattutto la qualità.
È utile evitare di consumare i formaggi a fine pasto o come aperitivo in quanto, un pezzo dopo l’altro, si potrebbe eccedere nell’assunzione di calorie. Meglio selezionarlo come un vero e proprio secondo piatto. I migliori abbinamenti sono quelli con le verdure cotte o crude purché queste non siano ricche di amidi. Per sviluppare un piano alimentare personalizzato è sempre preferibile affidarsi alla guida di un esperto della nutrizione per programmare la dieta migliore.


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