Roma - “Mamma Carissima – Lettere inedite dall’archivio Camilleri”. E' il carteggio del giovane scrittore Andrea Camilleri con i suoi genitori. Si tratta di un’opera preziosa e unica, che restituisce un tassello insostituibile dell’identità dello scrittore siciliano. Pubblichiamo due delle lettere ritrovate dalle figlie Andreina e Mariolina, provenienti dal Fondo Andrea Camilleri.
Ostia, 1 dicembre 1949
Cara mamma.
Ho ricevuto ieri la tua lettera dove mi dici che non hai ricevuto nulla di mio. Strano, perché ti avevo scritto una lettera dove c’era dentro anche una mia fotografia: speriamo che a quest’ora ti sia arrivata, sia pure con ritardo.
Il lavoro in accademia, soprattutto quello che faccio con Costa, è veramente appassionante. Io gli ho regalato il libro con le mie poesie e gli sono piaciute: è stata una buona cosa per me la pubblicazione di queste poesie. Questa sera vi scrivo rubando un poco di tempo allo studio: Costa mi fa sgobbare maledettamente. Quando tornerò giù avrò un sacco di cose da raccontarvi. Se una persona estranea entrasse all’improvviso in Accademia mentre ci sono le lezioni credo che avrebbe l’esatta impressione di trovarsi fra pazzi: l’altro giorno per esempio, io salito sulla pedana, facevo l’ulivo. Proprio così, facevo con tutto il mio corpo mimicamente, un ulivo. Una ragazza accanto a me era un albero di mandarini e un’altra si rifiutava fare il pino perché le era “antipatico”. Poi siamo stati un’ora di seguito a guardarci negli specchi e a ripetere: am, ap, ab e a respirare col solo naso o con la sola bocca. Cose stranissime che vi spiegherò poi a lungo a viva voce quando sarò venuto giù.
Carissima, assieme a papà ti abbraccio forte forte e ti bacio.
Tuo, Andrea
Roma, 12 marzo 1950
Carissimi.
I limoncelli m’hanno fatto molto piacere ed io ne ho mangiati in tutto una decina. A proposito di pacchi, vorrei pregarvi di continuare a spedirmi i libri, mi sono veramente necessari, non ne posso fare a meno per tante ragioni. Io qui la solita vita con il solito pesantissimo lavoro, Costa mi sta facendo preparare, per esercizio, la regia di uno dei migliori e difficili lavori di Shakespeare. “Antonio e Cleopatra”. Avendomi l’altro giorno detto che lui ancora non si sente la maturità necessaria per farne una regia vera (e non d’esercizio) io gli chiesi sorridendo: “E allora io, quando potrò metterlo su?”. E lui “Fra un sei anni”. Dal che si dimostra che mi stima molto.
Ferrero m’ha fatto conoscere ad Anna Proclemer (l’attrice moglie di Brancati) ed inoltre sono diventato molto amico di Patroni-Griffi (il direttore della sezione teatro della R.A.I.) tanto che ci diamo del tu e ci vediamo quasi ogni sera, sono anche diventato amico dell’aiuto di Luchino Visconti, Franco Rosi. A proposito vi volevo dire che fra un mese circa alcune mie poesie saranno lette dall’attore Piazza alla “Dante Alighieri” di Roma. Vi terrò informati anche di questo. Ma non mi era stato promesso, o m’inganno, un pacco con dei dolci????
Vi abbraccio forte forte forte
Andrea
E scrivetemi a tempo, non mi fate stare più in pensiero!