Londra - Ha attraversato oltre un secolo di storia, nascendo a Liverpool il 26 agosto del 1912, quando il Regno Unito allora a capo di un impero piangeva ancora i morti nel naufragio del Titanic avvenuto pochi mesi prima, per arrivare fino al tempo della stazione spaziale internazionale, di internet e dell’intelligenza artificiale. È scomparso all’età di 112 anni l’uomo più vecchio del mondo, il britannico John Alfred Tinniswood: si è spento in una residenza per anziani nella città di Southport, a nord di Liverpool, nella stessa parte dell’Inghilterra dove aveva trascorso una vita intera, “circondato da musica e amore” negli ultimi momenti, come ha comunicato la sua famiglia.
Era diventato l’uomo più anziano del Regno nel 2020 e aveva ottenuto il primato mondiale entrando nel Guinness lo scorso aprile, quando era morto a 114 anni Juan Vicente Pérez Mora, venezuelano precedente detentore del record di longevità. Tinniswood nella Seconda guerra mondiale non riuscì ad arruolarsi nelle truppe combattenti a causa dei problemi di vista, ma diede comunque il suo contributo come contabile, entrando nel Royal Army Pay Corps, dove si occupò anche di importanti compiti logistici per i rifornimenti delle truppe. Proprio durante il conflitto, nel 1942, si sposò con la donna destinata ad accompagnarlo per una parte dell’esistenza, Blodwen, con cui ebbe un’unica figlia, Susan, nata l’anno successivo. Dopo la guerra lavorò, sempre come contabile, per la Royal Mail e, successivamente, per i colossi petroliferi Shell e Bp, prima di andare in pensione nel 1972. Sua moglie Blowden invece morì di tumore nel 1986 dopo 44 anni di matrimonio e John scelse di non risposarsi, contando fra l’altro su una famiglia che nel tempo si è ampliata con i nipoti Annouchka, Marisa, Toby e Rupert, e i pronipoti Tabitha, Callum e Nieve.
Nel suo lungo periodo in pensione, durato ben 52 anni, Tinniswood si è dedicato al volontariato in una chiesa, la Blundellsands United Reformed Church, oltre a seguire la sua grande passione calcistica come tifoso del Liverpool. In un’intervista alla Bbc disse di essere stato “abbastanza attivo da giovane” e di aver “camminato molto”, ma di non comprendere esattamente da cosa derivasse la sua longevità da record. “Se bevi troppo, se mangi troppo, se cammini troppo, se fai troppo in generale, finirai per soffrire”, aveva dichiarato al Guinness dei primati. Inoltre non seguiva alcuna dieta particolare, a parte una porzione di fish and chips ogni venerdì, “come tutti gli altri” residenti della sua casa di riposo, dove si era trasferito poco prima di compiere 100 anni. Il primato di uomo più vecchio del mondo è passato così al brasiliano Joao Marinho Neto, anche lui di 112 anni, nato il 5 ottobre 1912, mentre la donna più longeva è ancora la giapponese Tomiko Itooka, 116 anni.