Attualità Il virus sull'Isola

Covid, fine quarantena mai: quasi 130mila siciliani isolati a casa

Raddoppiati in 7 giorni i cittadini bloccati in quattro mura tra contagiati, malati e a rischio contatto con positivi

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 Ragusa - Oltre 127mila siciliani positivi isolati a casa e meno di un terzo riceve la chiamata dai mille camici bianchi impiegati nelle 153 Usca isolane. I "fantasmi" in attesa del tampone negativo sono raddoppiati in una settimana: fra tracciamento in tilt e ospedali in affanno, col precario sistema sanitario che ci ritroviamo c’era da meravigliarsi del contrario.

Siamo arrivati al punto che bastano una decina di ricoverati in più in rianimazione, per fare scattare già da lunedì 17 gennaio la zona arancione tanto agognata dai sindaci che così - senza ricorrere a minacce ed espedienti - potranno ufficialmente chiudere le scuole e far partire la didattica a distanza (che entra in vigore automaticamente solo in zona rossa). L'assessore alla Salute è finito ieri sul banco degli imputati, davanti alla commissione Sanità dell'Ars, per i ritardi nell'assistenza domiciliare e le riconversioni di posti letto a danno di malati non-Covid.

"Cosa fanno i 6mila sanitari impiegati per l'emergenza Covid? Perché ci sono comunicazioni inviate alle Asp che non vengono neppure lette?", sono alcune le domande bipartisan a cui Ruggero Razza tenterà di rispondere oggi. Neanche i 2mila convocati al giorno alla Fiera del mediterraneo ce la stanno facendo a smaltire un “arretrato” di ben 16mila asitomatici, prigionieri nel solo Palermitano. E la situazione non è migliore in provincia di Ragusa.


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