Roma - Semplificare la vita a chi è risultato positivo al Covid ma è vaccinato e non ha problemi: per l’asintomatico l’isolamento andrebbe ridotto da 7 a 5 giorni, con esenzione dall’obbligo tampone per poter tornare in comunità. E dal bollettino quotidiano andrebbero esclusi anche i nuovi casi senza sintomi. Una mossa, quest'ultima, che farebbe crollare uno degli indici cromatici, il più alto: quello riferito alla contagiosità del virus per numero di abitanti.
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Al momento il governo prevede la cosidetta "autosorveglianza" senza quarantena (tradotto, occhio a peggioramenti di salute e a dispositivi di protezione individuale) solo per chi ha avuto un contatto ravvicinato con un positivo ed ha ricevuto una dose o è guarito entro 4 mesi. Tutti gli altri, invece, dovrebbero starsene a casa in isolamento cautelativo - nel dubbio di essere negativi fino al tampone - da effettuare però ad almeno 5 giorni dal contatto. In Sicilia sono 130mila i "detenuti" Covid in questa situazione.
La Lombardia si spinge oltre e chiede al ministero della Salute di sfrondare anche la lista dei ricoveri, cancellando dal report giornaliero i “pazienti centauri”, cioè ospedalizzati per altre patologie e poi risultati positivi: per «dare una rappresentazione più realistica e oggettiva della pressione sugli ospedali causata dal Covid». Già da domani il governatore Fontana distinguerà, negli ingressi in corsia, quali afferiscono direttamente a una patologia respiratoria Covid-dipendente.
Se Palazzo Chigi adottasse questo criterio si sfoltirebbero di colpo pure gli indici ospedalieri, fornendo una visione senz'altro più rosea dell'epidemia in corso. Anche di queste istanze si occuperà il Cts romano nella riunione di venerdì 14, che stabilirà i nuovi colori regionali, ma difficilmente tutto questo nuovo pacchetto di regole potrà essere rivisto in 24 ore.