Attualità Nuovo Dpcm

Natale coi tuoi, e basta. Si decide stasera alle 18

L’annuncio delle restrizioni per festivi e prefestivi, come al solito, in tv all’ora di cena

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/18-12-2020/natale-coi-tuoi-e-basta-si-decide-stasera-alle-18-500.jpg L’annuncio delle restrizioni per festivi e prefestivi, come al solito, in tv all’ora di cena


 Il Consiglio dei ministri convocato oggi alle 18 si prenderà finalmente una decisione sull’inasprimento delle limitazioni in tutta Italia da giovedì 24 dicembre fino all’Epifania, e delle eventuali deroghe. Con il compromesso, risibile, di qualche giornata libera in mezzo. Il tempo di vedere l’ultimo bollettino pomeridiano e via alla riunione decisiva. Si parlerà anche di scadenze e leggi regionali ma non avrebbe senso rinviare ancora l’annuncio, alla Vigilia manca ormai meno di una settimana. L'ipotesi più probabile resta sempre quella di una zona rossa nazionale, da stabilire se in modalità continua fino a mercoledì 6 gennaio o a singhiozzo, col semaforo rosso dal 24 al 27, dal 30 all’1 e dal 5 al 6. Da una parte il M5S, che punterebbe all’arancione, dall’altra il Pd: «Chi pensa a feste e cenoni sbaglia di grosso, più restrizioni ci sono meglio è – dice ministro agli Affari regionali, Francesco Boccia -. Natale è più rischioso di Ferragosto» perché «oggi l'Rt è più alto di quando siamo usciti dal lockdown a maggio e perché ci attendono ancora i mesi invernali più difficili».

Dunque, cosa bisogna attendere ancora? A meno che il vertice non vada per le lunghe, la comunicazione della stretta alla nazione potrebbe avvenire, da rito, in televisione verso ora di cena. Stufo dell’attesa, il governatore campano Vincenzo De Luca si dichiara “indignato per la mancanza di chiarezza” in quelle che giudica “mezze misure”; mentre il veneto Luca Zaia, che ormai scavalca Salvini nella leadership leghista, gioca d’anticipo e, come è ormai è abitudine, va per conto proprio e nel suo territorio annuncia, già da sabato 19 e fino alla Befana, lo stop a ogni movimento tra comuni dopo le 14. Un revanscismo rigorista, che tira dove soffia il vento, da cui ha però subito preso le distanze il collega lombardo Attilio Fontana. Il governatore siciliano Nello Musumeci sta in mezzo: auspica "una sintesi tra normalità e prudenza", una non meglio precisata "linea del rigore che non danneggi gli operatori economici", che approfondirà con Roma subito dopo il varo delle nuovo Dpcm.


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