Città del Vaticano - Papa Francesco sarà costretto ad intervenire su una questione enorme che per forza di cose tira in ballo le leggi fondamentali sulle quali si basa la Chiesa e pure il piccolo stato pontificio: «Può un regolamento interno avere la meglio su un sacramento?» Il caso che ha fatto affiorare questa vistosa anomalia che contrasta il Magistero della famiglia riguarda il nuovo regolamento interno dello IOR che vieta i matrimoni tra dipendenti, pena il loro licenziamento. Nei giorni scorsi i due funzionari - che attualmente lavorano ancora alla banca vaticana - si sono sposati in una chiesa di Fregene nonostante il rischio di essere cacciati. Le nuove regole in vigore stabiliscono l'incompatibilità assoluta di marito e moglie di lavorare nello stesso posto di lavoro. In pratica uno dei due deve dare le dimissioni, altrimenti scatta il licenziamento per entrambi.
Il direttivo dell'ADLV, un acronimo che sta per Associazione dipendenti laici vaticani – ha diffuso una breve nota – per solidarizzare con i neo sposini.
Tra i lavoratori del piccolo stato pontificio è da tempo che serpeggia un certo malumore per l'incapacità di dialogo che ravvedono nei vertici dei dicasteri. Proprio stavolta. «Abbiamo tentato una mediazione con lo Ior, portato argomentazioni per mettere in luce come la nascita di una nuova famiglia non possa essere messa in pericolo da norme burocratiche, abbiamo anche consultato esperti di diritto canonico, ma non è servito». Lo IOR ha risposto con una «fredda comunicazione che rimanda ad un regolamento che nei fatti ha effetti retroattivi poiché i due dipendenti quando è uscito il nuovo regolamento avevano già fissato data e luogo di nozze». I seicento lavoratori vaticani che aderiscono all'Adlv, un quarto del totale di coloro che sono impiegati nell'amministrazione di Papa Bergoglio, sono tre anni che bussano a tutte le porte per chiedere che venga tenuto conto del diritto, delle regole canoniche, delle leggi in vigore. «Con l'aiuto di tutti continueremo ad agire, ci rafforzeremo come organismo voluto da San Giovanni Paolo II affinchè l'Adlv sia attore nella concertazione in tutti i posti di lavoro». Ior compreso.