Attualità Covid

Sicilia: ri-apre la scuola, fino al primo focolaio

L’ambiguità cromatica dell’Isola e la guerra dei controricorsi al Tar

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 Ragusa - La permanenza in giallo della regione, decretata dal ministero nazionale, e i 149 comuni in arancione su 391, stabiliti dal governo locale, non hanno dipanato granché l’ingarbugliata matassa della riapertura delle scuole in Sicilia, dove si continua a procedere in ordine sparso. Ad Agrigento, ad esempio, ieri è scattato il secondo ricorso al Tar dei genitori contro l’ordinanza del sindaco Franco Miccichè, che ha chiuso le scuole fino al 24 gennaio per rischio contagi appena scattata la zona arancione. Un automatismo contestato dai comitati pro scuola. Identico caos fino a ieri sera a Messina, che alla fine oggi riaprirà le scuole contro il volere di Cateno De Luca.

In effetti, non basta l’arancione per spedire tutti davanti al pc: il dispositivo di legge prevede che debbano anche verificarsi “circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus nella popolazione scolastica” altrimenti, in questa fascia, è prevista la didattica in presenza per ogni ordine e grado. Il paradosso è che, finché le aule non riaprono, le Asp non hanno focolai a disposizione per stabilire che vadano chiuse. In quest'ottica s'inserisce l'attacco della sottosegretaria all'Istruzione, Barbara Floridia, a Palazzo d’Orleans.

"Nessuno continui a privare del diritto allo studio i più piccoli, i nostri giovani, tenendo le scuole chiuse mentre tutto il resto è aperto - scrive sui social -. In Sicilia un'ordinanza di Musumeci ha creato lo scompiglio e da troppi giorni c'è confusione. Questa ordinanza, malamente interpretata, viene utilizzata per chiudere le scuole in zona rossa o arancione indiscriminatamente. Basta la politica gridata da sceriffi, abbiate la forza di fare la cosa più giusta. Non più facile, non più popolare. Più giusta". La provincia di Ragusa si era già distinta per il sì alla didattica in presenza, all’avvio ufficiale previsto per giovedì scorso, ed essendo l’unica dell’Isola a non avere macchie arancioni non ha scuse per ricorrere alla dad, se non i malaugurati contagi nei singoli istituti.


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