YangWang, brand di lusso del gruppo Byd, ha scelto la strada della spettacolarità dei suoi modelli che in Cina sono di fascia altissima, intorno ai 150mila dollari per intendersi. Lo scorso anno è stato lanciato U8, un fuoristrada che va oltre il guadare un corso d’acqua fino a 1,4 metri di profondità), ma di muoversi galleggiando come una barca andando oltre le peculiarità di Range Rover e Mercedes Classe G. Il segreto, per la cronaca, è una speciale modalità Yachting - che rende totalmente impermeabile i motori - in grado di fare rimanere a galla la YangWang U8 per mezz’ora e muoversi nell’acqua a una velocità di 3 km/h semplicemente facendo girare le ruote.
Ora si è scoperto che la nuova U9, sportiva elettrica - con 4 motori per oltre 1.300 cavalli e in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 2 secondi - adotta un originale sistema di sospensioni (chiamato Disus X) con capacità che sono ben messe in mostra da un video promozionale che sta girando in rete. Nel filmato, la YangWang U9 accelera fino a 120 km/h per poi ritrovarsi davanti un’enorme buca. Per prime si sollevano le ruote anteriori, seguite da quelle posteriori, permettendo così alla bassissima supercar di superare la profonda buca (larga 2,5 metri) senza danni.
Più avanti si trova un altro ostacolo in grado di mettere fuori uso un’auto: una serie di punte metalliche capaci di distruggere irrimediabilmente ogni pneumatico, che occupano una lunghezza di 4 metri sul percorso. Anche in questo caso il potenziale pericolo viene superato in volo. Stessa cosa per un tratto con un quattro strisce di polvere dai colori vivaci. Il tutto viene compiuto in modo autonomo dalla vettura stessa, senza che qualcuno sia al volante.
Al di là dello spettacolo, le sospensioni Disus X integrano un insieme di altre tecnologie che consentono di controllare il movimento verticale, laterale e longitudinale della vettura. Si tratta, secondo il presidente della BYD, Wang Chuanfu, del «primo sistema di controllo intelligente della carrozzeria auto-sviluppato lanciato da un’azienda automobilistica cinese». Oltre a far saltare la vettura, ma anche permettere alla vettura di “ballare” o di viaggiare su tre ruote senza che il rotore del freno strisci sul terreno (come si vede in questo video), la tecnologia promette di ridurre il rollio, minimizzare il rischio di ribaltamento e facilitare tanto l’accelerazione quanto le frenate. Un ‘gioiellino’ che in Cina costa al cambio 215 mila euro.