La dieta pegana ha la curiosità di essere l'ibrido di due diete, ovvero la dieta paleo e la vegana. Si tratta di una combinazione tra due regimi dietetici nettamente differenti perché quella paleo è basata sul consumo di carne mentre la dieta vegana notoriamente non comprende il consumo di questo alimento. Questa dieta è stata ideata da dottor Mark Hyman, medico, direttore del Cleveland Clinic Center for Functional Medicine. Il termine pegano in particolare nasce nel 2014 quando il dottor Hyman lo utilizza in un post sul suo blog. La dieta pegana quindi si basa sul consumo di alimenti di origine vegetale ma comprende anche carne, pesce e uova.
Alimenti dieta pegana
Gli alimenti principali della dieta pegana sono la frutta e la verdura che secondo il dottor Hyman dovrebbero rappresentare il 75% degli alimenti di questa dieta. Nella dieta pegana si privilegiano i grassi omega-3 che derivano da fonti alimentari quali noci, avocado, semi e olio di oliva. La dieta comprende anche grassi derivanti da fonti alimentari quali pesce e carni provenienti da animali allevati in modo sostenibile. Andranno evitati invece la maggior parte di oli vegetali, quali colza o di girasole o di mais. Riguardo al pesce sarà privilegiato il consumo di pesci di piccola taglia meno inquinati dal mercurio e ricchi di omega-3 quindi acciughe aringhe salmoni e sardine. I prodotti lattiero-caseari, compresi formaggio e yogurt, non sono ammessi in quanto ritenuti fonte di intolleranze. Al loro posto è possibile consumare formaggi derivati da latte di capra e di pecora. I legumi, in particolare le lenticchie, andrebbero consumati solo di tanto in tanto. I fagioli amidacei, ad esempio quelli rossi o in scatola, invece sarebbe meglio evitarli. La carne va consumata con moderazione e scelta tenendo conto che deve provenire da animali allevati in modo sostenibile e nutriti con foraggio naturale. Sono ammessi i cereali integrali senza glutine quali quinoa, riso nero e grano saraceno. Nella dieta vegana riguardo alla frutta se ne consiglia il consumo di quella a basso contenuto di zucchero, ad esempio i frutti di bosco mentre quelle più zuccherine solo di tanto in tanto, ci riferiamo in particolare all'uva, banana e melone. Lo zucchero che può provocare un picco di insulina invece è vietato, pertanto non possono consumarsi carboidrati raffinati e farine e come detto lo zucchero semplice si può mangiare solo in via occasionale. Andranno invece del tutto evitati i prodotti che contengono chimici, additivi, conservanti, coloranti, dolcificanti artificiali.
Dieta pegana: conclusioni
Nei confronti della dieta pegana vengono mosse alcune critiche da parte degli esperti. In particolare in questa dieta si eliminano interi gruppi alimentari. Quest’eliminazione potrebbe portare a degli squilibri nutrizionali. Riguardo agli aspetti positivi, la dieta pegana non prevede il consumo di grassi idrogenati che risultano nocivi per la salute e anche gli zuccheri sono ridotti al minimo, per cui può rivelarsi utile a chi deve perdere qualche chilo o ha una intolleranza a latticini e farine. In ogni caso non può essere seguita da tutti, per cui prima di iniziarla bisogna sempre chiedere il parere al proprio medico.