Benessere Dieta META

META, la dieta di Noemi che fa stare bene nel corpo e nella mente

La dieta Meta che ha trasformato Noemi è molto più di un semplice regime alimentare.

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Avete mai sentito parlare della dieta Meta Experience? Anche chi non ha seguito Sanremo 2021, nelle ultime settimane non avrà potuto fare a meno di notare quanto sia straordinariamente in forma Noemi. La cantante di “Glicine” è salita sul palco mostrando un fisico tonico e asciutto. Quindici chili in 18 mesi.
Quella che è salita sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo è una Noemi rinnovata. La cantante Noemi per il suo nuovo album ha scelto un titolo simbolico, Metamorfosi, molto adatto a raccontare ciò che ha vissuto nell'ultimo periodo: un grande cambiamento interiore ed esteriore.

La cantante ha perso diversi chili grazie alla dieta META. Già, META come Metamorfosi, che sia una coincidenza? Dimagrita dopo un percorso di trasformazione che parte dall’accettazione di sé e arriva in tavola. In che modo e con quali cibi lo spiega la dietista
Il nome del regime alimentare META, seguito da Noemi e proposto dalla nutrizionista Monica Germani, è un acronimo: sta per Medical Education Transform Action, e ha lo scopo di "educare emozionalmente" la persona ad avere un diverso approccio al cibo. Più che una dieta in senso stretto, infatti, si tratta di un percorso di accettazione di sé, che porta a un equilibrio tra mente e corpo, scopriamo in cosa consiste.
Si inizia con un colloquio con lo psicologo, a cui segue quello con il nutrizionista e il personal trainer, il tutto poi tradotto anche in un regime alimentare.
Molto spesso scegliamo il cibo in base al nostro umore e alla nostra condizione emotiva. Il cibo non è solo qualcosa che usiamo per nutrirci. È qualcosa che funge da conforto, qualcosa che associamo alla convivialità, alle uscite con gli amici, alle cene romantiche, ma anche alla tristezza e allo stress. Il cibo fa parte della nostra vita in molti modi diversi. Per questo motivo, riuscire a seguire la dieta diventa spesso così difficile. Quando entra in gioco l’emotività, frenare la voglia di “coccolarsi” con la Nutella o con un panino del fast food non è affatto semplice. Che poi, in realtà non sono neanche così utili per migliorare l’umore!
Dopo lo psicologo, si effettua un prelievo del sangue per individuare le caratteristiche genetiche del soggetto

Quale attività fisica viene abbinata
«Anche l'attività fisica da abbinare al regime alimentare viene costruito sulla paziente o sul paziente, attraverso un test fisico fatto all’inizio del percorso, accompagnato da una visita cardiologica. L’attività sarà calibrata tenendo conto anche della preparazione della persona, magari iniziando da una semplice passeggiata quotidiana, o includendo movimento a corpo libero, pilates, o esercizi più strutturati e a maggior impatto cardiovascolare per chi è più allenato» spiega la nutrizionista Monica Germani. 
Nell’equilibrio mente-corpo la taglia non conta
Il vero obiettivo della METAexperience è il raggiungimento di un equilibrio tra mente e corpo, a prescindere dai chili. «Se prendiamo in considerazione l’indice di massa corporea, per una donna di 1 metro e 65 la fascia normopeso va da 50 a 68 kg, quindi è molto larga. Se ci sono le corrette proporzioni tra massa grassa e massa muscolare, o tra vita e fianchi, non importa se la forma del corpo è curvy. Ciò che conta è che sia sana. Non interessa la magrezza stereotipata, i 40 kg non sono per tutte, conta lo stato di salute ottimale accompagnato da un’accettazione delle proprie forme».
La META dura fino a un anno, più il mantenimento
La cadenza dell’attività fisica settimanale così come gli incontri non è fissa, può essere settimanale o bisettimanale a seconda della fase del percorso e delle valutazioni dell’equipe di esperti che segue il soggetto. In genere la METAExperience può durate da tre mesi a un anno, dopo il quale c’è una fase di mantenimento. 


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