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Stress da Covid o “pandemic fatigue”: sintomi e come combatterla

La “pandemic fatigue”, lo stress da Covid, colpisce sei persone su dieci: scopriamo quali sono i sintomi ,come alleviare lo stress e l’ansia e uscirne con i consigli e delle micro azioni quotidiane.

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/09-12-2020/stress-da-pandemia-pandemic-fatigue-sintomi-e-come-combatterla-500.jpg Stress da Pandemia “pandemic fatigue” quali sono i sintomi e come combatterlo.


Stress da Covid
Siamo alle prese oramai già da qualche tempo in un secondo lockdown e, dopo un'estate meno restrittiva, il Paese si ritrova a dover affrontare nuove chiusure e pesanti limitazioni. L'organismo e la mente reagiscono all'emergenza faticosamente e, spesso, con grande senso di smarrimento. Una condizione fisica e psicologica che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha codificato come "Pandemic Fatigue".

Cos’è la pandemic fatigue?
Gli Stati europei hanno rilevato notevoli segni di stanchezza e stress nelle loro popolazioni derivanti dal perdurare della pandemia di Covid-19. La cosiddetta “pandemic fatigue” si traduce in una crescente demotivazione delle persone nel mettere in atto i comportamenti protettivi raccomandati per la tutela della salute dei singoli e delle comunità. Lo stress da pandemia, una vera e propria sindrome comportamentale causata dall'emergenza, che si manifesta con forte stress emotivo, stanchezza e paura, tutti sintomi che accompagnano anche la cosiddetta nebbia cognitiva post Coronavirus, sviluppata da chi è guarito dall'infezione. Una vera e propria fatica mentale dovuta al prolungarsi dell’emergenza. Che comporta stanchezza e sfinimento. Irritabilità, disturbi del sonno e dell’umore. E che, sempre secondo una ricerca europea dell’Oms, colpisce sei persone su dieci. Più le notizie che arrivano dai media sono preoccupanti e la percezione che l'emergenza perduri a lungo si intensifica, più lo stress da pandemia aumenta. Il primo lockdown aveva costretto la popolazione a rivoluzionare la propria vita lavorativa, sociale, affettiva. Ciascuno è stato chiamato a notevoli sforzi, ma con la speranza di vedere "la luce in fondo al tunnel": una sorta di meta da raggiungere per potersi riappropriare della propria quotidianità. Ora che le limitazioni e le chiusure sono state di nuovo imposte come unico mezzo per contrastare la pandemia da Covid-19, lo stress torna ad acutizzarsi, più intenso di prima. Questa altalena di decreti e norme restrittive, che cambiano di continuo, genera smarrimento e confusione. Le persone più fragili faticano a tenere il passo, soprattutto emotivo, e subiscono gli effetti psicosociali causati dalla pandemia. È fondamentale fare tesoro delle strategie messe in atto durante i periodi di quarantena già vissuti e non esporsi eccessivamente alle notizie negative: informarsi è doveroso, ma senza ossessione. La Pandemic Fatigue, ossia lo stress da pandemia, non è da confondere con la "post Covid fatigue", cioè quello stato di indolenzimento, stanchezza cronica e smarrimento che colpisce chi ha avuto la malattia. Ciò che si è già vissuto in precedenza può costituire un fardello deleterio: la perdita del proprio senso di sicurezza, di un lavoro, delle abitudini e, nei casi più delicati, dell'integrità fisica e psichica o magari di un proprio caro. Il rischio, in questo caso, è che il problema diventi parte della vita di tutti i giorni, qualcosa con il quale orami ci si deve abituare a convivere: lo stress da pandemia, dunque, può diventare cronico.

Quali sono i sintomi della Pandemic Fatigue?
Ansia, agitazione, sbalzi di umore, rabbia, tristezza, irrequietezza, voglia di libertà, rifiuto delle norme imposte, rassegnazione, passività agli eventi e negazione del problema. I sintomi sopra descritti sono quelli più comuni della Pandemic Fatigue: naturalmente possono variare da persona a persona e possono essere più o meno intensi a seconda delle circostanze. In ogni caso, si tratta di stati d'animo che provocano l'insorgere di disturbi, di lieve o grande entità in base ai casi, quali: tachicardia, insonnia, capogiri, crisi ipertensive, perdita dell'appetito o, al contrario, aumento di peso, caduta dei capelli, coliti.

Come combattere lo stress da Covid
Una volta identificato il problema, ossia che lo stato di ansia è provocato dalla situazione di emergenza che ci si trova ancora una volta ad affrontare, è utile correre ai ripari. Tenere sotto controllo lo stress da pandemia è possibile. Prima di tutto è fondamentale accettare il fatto che si possa essere stanchi, spossati e demotivati. È una risposta normale dell'organismo e della mente, che come autodifesa si settano in uno stato cronico di stress. Prima che questa condizione cronica faccia insorgere disturbi legati all'ansia, comportando anche un abbassamento delle difese immunitarie, meglio accettare la situazione e studiare una strategia di evasione, tra le mura domestiche, puntando al rilassamento.
Piccole azioni da compire ogni giorno per combattere lo stress da Pandemia,
“La vita può essere capita solo all’indietro, ma va vissuta in avanti”, diceva il filosofo danese Kierkegaard. Una possibile strategia di sopravvivenza sono allora le piccole azioni da fare ogni giorno. Il New York Times in un articolo intitolato Peak anxiety, here are 10 ways to calm down (Ansia acuta, dieci modi per calmarsi) ha stilato un decalogo suggerendo la formula dei “tre minuti”. Tre minuti basterebbero, a quanto pare, per cambiare il mood di una giornata e mettere in movimento le dopamine, gli ormoni della motivazione. Alcune idee? Saltare, ballare, muoversi, interrompere quel che si stava facendo. Ma anche, all’opposto, prestare attenzione al respiro, fermarsi, meditare, fare yoga. O, semplicemente, portare a spasso il cane. Stilare un piano di attività settimanali da fare in casa può aiutare. Qualche esempio? Individuare una sessione di fitness da seguire con il tutorial online, praticare yoga, pilates o meditazione oppure scegliere film o serie tv che consentono di staccare la spina. Anche coltivare le passioni un tempo relegate a qualche sporadico pomeriggio può aiutare: giardinaggio, cucina, bricolage, pittura, scrittura creativa sono tutte attività che, anche se per qualche ora al giorno, consentono di non rimanere appesi a notizie tutt'altro che confortanti. Il lavoro, svolto tra le quattro mura domestiche, non deve diventare la parte preponderante della vita nei momenti di lockdown, altrimenti la sindrome da stress da pandemia non farebbe altro che peggiorare per il carico da sostenere. Fare brevi passeggiate attorno a casa, nella natura, in solitaria (come consentito dai decreti) può aiutare a liberare la mente dalla negatività diffusa. Ciò non significa non informarsi, ma limitarsi alle notizie sufficienti a far comprendere i fatti, senza estremizzare. Quando lo stress da pandemia si manifesta con forti sintomi è necessario comunque non sottovalutare il problema e consultare il proprio medico.

L’importanza della dopamina
«La dopamina, ad esempio, ci ricompensa quando abbiamo realizzato qualcosa. Cominciamo a creare, allora, un meccanismo che ci faccia sentire bene per il semplice fatto di aver portato a termine un progetto. Come la lettura di un libro. L’ossitocina, invece, è l’ormone dell’amore e dell’empatia. Un’alternativa per mantenerla in circolo è guardarsi negli occhi e sorridersi, anche con una mascherina: questo semplice gesto ci permette di connetterci a un livello più profondo con le persone».

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Le regole da seguire contro lo stress da Covid

«Fino a oggi abbiamo fatto in realtà extreme working» aggiunge Francesca Maria Montemagno, co-founder di Smartive, start up per la diffusione della cultura digitale. «Non dico e non voglio un futuro fatto di riunioni on line. Siamo esseri umani, ci nutriamo di relazioni e di esperienze. Ma possiamo trovare il giusto bilanciamento cambiando la cultura aziendale». Come proteggersi, intanto? «Il mio consiglio è quello di definire una tabella di marcia e il proprio spazio logistico» conclude Branchetti. «La pausa caffè e l’attività fisica “post ufficio”. Senza dimenticarsi che smart working non significa isolamento, si può anche chiacchierare e scherzare con i colleghi a distanza». È normale sentirsi tristi, stressati, confusi o spaventati durante una crisi. Parlare con persone di cui ti fidi ti può aiutare. Contatta gli amici e la famiglia. Se devi rimanere a casa, mantieni uno stile di vita sano - dieta corretta, sonno, esercizio fisico - e i contatti sociali con i tuoi cari e i tuoi amici via e-mail e telefono. Cerca di limitare la preoccupazione e l'agitazione riducendo il tempo che tu e la tua famiglia trascorrete guardando o ascoltando i media che percepisci come sconvolgenti. Ricorda come in passato hai affrontato le avversità della vita per gestire le tue emozioni durante il momento difficile di questa emergenza.
 


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