Gela - "Non ci sono correlazioni di rilievo penale" tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e la morte della docente di Gela Zelia Guzzo (nella foto), "imputabili a medici o sanitari che hanno avuto in cura la donna". La Procura gelese ha chiuso l'inchiesta e chiesto l'archiviazione del procedimento penale nei confronti di ignoti per omicidio colposo. Lo scorso primo marzo era stato somministrato il vaccino alla 37enne: dopo giorni con forte mal di testa e stato confusionale, prima il trasporto all'ospedale locale Vittorio Emanuele, quindi il trasferimento d’urgenza al Sant'Elia di Caltanissetta, dov’è stata sottoposta a un delicato intervento di neurochirurgia.
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I medici hanno provato a tamponare l’edema, ma dopo 13 giorni di ricovero la donna non ce l’ha fatta. Sarebbe stata colpita da trombosi ed emorragia cerebrale, ma non aveva malattie pregresse. Resta in parte il mistero per la piu’ giovane vittima dei decessi sospetti avvenuti in Sicilia. La chiusura del fascicolo è motivata infatti dall'assenza di correlazioni "penali", non sanitarie, e segue di qualche giorno l’archiviazione di un altro caso, quello del marò Stefano Paternò, in cui è stato invece riscontrato un rapporto con il siero anglosvedese.