Palermo - Lei ora ha 16 anni e quando ne aveva 15 è rimasta incinta dando alla vita una piccola creatura. Sua madre è morta di tumore e lei voleva l'eredità dal padre che non ha retto alle pressioni della figlia e del fidanzato di lei, diciassettenne. L'uomo, 48 anni, si è impiccato in casa dopo tre mesi di inferno.
I due sono accusati di estorsione aggravata e istigazione al suicidio. Lui, oggi maggiorenne, è in cella nel carcere minorile Malaspina di Palermo, lei in una comunità a Catania.
Il suicidio è avvenuto l'anno scorso. Il conflitto familiare verteva su una eredità di 10.000 euro della madre, morta di tumore nel 2023. La ragazza, all'epoca 15enne, ha iniziato a reclamare la sua parte (gli altri 5.000 erano andati al fratello), chiedendo insistentemente quei soldi al padre per le sue necessità, in quanto nel frattempo, a 15 anni, era rimasta incinta.
Tra dicembre e marzo scorsi i due ragazzi di Palermo avrebbero ricattato il padre di lei, come si evince dai messaggi sul cellulare che i due si scambiavano per programmare le mosse da compiere. Le richieste di denaro erano accompagnate dalla minaccia che la ragazza subisse violenze o che il padre venisse screditato come genitore. La giovane gli avrebbe detto che se non fossero arrivati i soldi lei non sarebbe più andata a scuola, causando l'intervento dei servizi sociali. Entrambi avrebbero minacciato l'uomo con frasi del tipo: «Ti prendiamo a legnate», oppure «Ti spariamo». E ancora: minacciavano di accusarlo di violenza sessuale e di farlo arrestare. La giovane, inoltre, avrebbe detto al genitore di essere incinta e che si sarebbe uccisa se non avesse ricevuto un sostegno economico dal padre. Le estorsioni avrebbero avuto ripercussioni anche su altre persone, tra le quali la nonna paterna della ragazza, che nel procedimento figura come parte offesa.
Schiacciato dalle continue pressioni e dalle difficoltà economiche, l'uomo si è tolto la vita. La tragedia ha avuto ripercussioni devastanti anche sulla madre dell’uomo, la nonna della ragazza, considerata parte offesa nel procedimento. La ragazza a 15 anni è rimasta incinta e poi ha partorito una piccola creatura, ora provvisoriamente affidata a un tutore dal tribunale minorile.