Economia Occupazione

Regione Sicilia, 1.135 contratti per trovare lavoro agli altri

In palio oltre 2mila assunzioni in un anno, la maggior parte nei Centri di collocamento

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/03-11-2021/regione-sicilia-1-135-contratti-per-trovare-lavoro-agli-altri-500.jpg Regione Sicilia, 1.135 contratti per trovare lavoro agli altri


 Palermo - Circa 1.600 posti nel pubblico impiego da qui al prossimo autunno: sono ai nastri una serie di concorsi che ancora non si sa ancora bene quando partiranno ma che, nelle intenzioni di Palazzo d’Orleans, dovrebbero concludersi tutti tra un annetto. La stragrande maggioranza degli assunti, 1.135, andrà nei Centri per l'impiego a trovare lavoro a qualcun’altro che abbia voglia di rimettersi in gioco dopo il Covid. L'assessore Antonio Scavone ha annunciato che le prove cominceranno fra gennaio e febbraio 2022, prima però i navigator andrebbero riforniti di strumenti tecnologici adeguati.

All’inizio del nuovo anno dovrebbe definirsi anche l’altro concorso pluri rimandato, per quelle che in 3 anni di rinvii sono diventate 80 risorse a tempo indeterminato alla Regione, per cui si prevedono almeno 20mila concorrenti. Già nelle prossime settimane, invece,  dovrebbe essere pubblicato il bando per 270 contratti triennali a termine per: 2 manager nel settore economico-finanziario, 5 professionisti della pianificazione, 48 amministrativi e 215 tecnici da distribuire fra i Comuni.

Poi ci sono i 23 super esperti di Pnrr che aiuteranno l'assessorato alla Formazione a ottenere qualche fondo: devono candidarsi entro lunedì e avranno un contratto di 220 giorni, pagato 50mila euro lordi. Altre 150 assunzioni nei trasporti dell'Ast, 48 dalle graduatorie del Corpo forestale e 7 ai Mercati agroalimentari. Con i 444 docenti di “scienze motorie” alle primarie, che però firmeranno col Miur, si arriva a oltre 2mila contratti statali per i siciliani nei prossimi 12 mesi. Poca roba, pare che solo il privato possa risollevare un minimo l’occupazione sull’Isola, ma sempre meglio che niente.   


© Riproduzione riservata