Lettere in redazione Ispica

Ispica, può un consigliere inneggiare a Cutolo?

Ci scrive Libera contro le Mafie

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/17-08-2023/ispica-puo-un-consigliere-inneggiare-a-cutolo-500.jpg Ispica, può un consigliere inneggiare a Cutolo?


Ispica - In relazione alla pubblicazione dell’intervista a Cutolo, postata nei giorni scorsi su facebook da un consigliere comunale di Ispica, apprendiamo che lo stesso avrebbe espresso le sue scuse. In effetti ci aveva lasciati molto perplessi che un consigliere comunale citasse un passaggio di una intervista al capo della Nuova Camorra Organizzata, il criminale Raffaele Cutolo, commentando: “u professore aveva ragione”. In un contesto socio-culturale come il nostro, in cui l’assenza di punti di riferimento crea, specie nelle nuove generazioni, un evidente disorientamento, il rischio frequente è che certi personaggi, della stessa stregua di Cutolo, possano venire presentati come se si trattasse di maestri di vita, dai quali magari attingere esempi ed insegnamenti. La nostra perplessità aumentava se consideravamo che la frase citata si riferisce all’amicizia, un valore che la camorra e le mafie non solo non promuovono, ma addirittura disprezzano, perché antitetico al loro sistema ed alla loro cultura. Cutolo, in particolare, condannato per essere stato il mandante di centinaia di omicidi, in alcuni di questi ha fatto ammazzare anche “vecchi amici” caduti in disgrazia ai suoi occhi . Vanno di certo accolte le scuse del consigliere comunale, ma occorre tenere presente che il caso in questione non è per nulla isolato, in quanto purtroppo si inserisce all’interno di un più ampio fenomeno, che Libera denuncia da tempo, costituito essenzialmente dalla tendenza (assecondata anche da una certa politica) a normalizzare e riabilitare, attraverso narrazioni per nulla ancorate alla realtà, sanguinari boss mafiosi o personaggi che con la mafia hanno fatto affari, siglato patti o, comunque, intrecciato rapporti significativi. Tale fenomeno, oltre a denotare una preoccupante mancanza di alfabetizzazione a livello di senso civico, costituisce una grave mancanza di rispetto nei confronti delle centinaia di vittime delle mafie. Il tutto diventa ancora più fuorviante quando a proporre certe ingannevoli narrazioni sono proprio i rappresentanti delle istituzioni, che, in quanto punti di riferimento nella comunità, sono chiamati a svolgere un servizio caratterizzato da una fondamentale funzione etico-pedagogica. Occorre maggiore attenzione (in primo luogo da parte delle istituzioni) per contrastare il clima di indifferenza generale nei confronti di un sistema mafioso che, spesso silenziosamente, continua ad operare, anche nel nostro territorio (vedi relazione della DIA del primo semestre 2023) Come spesso ribadisce don Ciotti “solo un cambiamento culturale su più livelli ci può permettere di costruire un mondo libero dalle mafie e da tutte le forme di complicità, sottovalutazione, omissione, distrazione che le rendono possibili. È l’indifferenza, come sempre, a fare la differenza. Indifferenza che ha reso la nostra Costituzione un testo tanto citato, a volte celebrato, quanto poco praticato, realizzato, vissuto. L’indifferenza è oggi una grande alleata del male”. Il Coordinamento Provinciale di Libera Ragusa

Grazie e buon lavoro
Vittorio Avveduto (Coreferente regionale Libera Sicilia - Referente provinciale Libera Ragusa)


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