Moda e Gossip Moda - Primavera Estate 2023

Giorgio Armani Privé, la sfilata Primavera Estate 2023

Le intersezioni dei colori però diventano geometrie astratte per tornare a decorare abiti senza tempo.

https://www.ragusanews.com/immagini_articoli/29-01-2023/la-sfilata-giorgio-armani-prive-primavera-estate-2023-500.jpg La sfilata Giorgio Armani Privé Primavera Estate 2023


La sfilata Armani Privé, durante la settimana dedicata alle collezioni Haute Couture primavera estate 2023, ha sottolineato la preziosità dei dettagli inaspettati, sinonimo di un'estetica elegante nell'animo ma piena di brio nel pensiero.


Si sa, a una certa età si è più liberi di manifestare i propri sentimenti e anche osare temi che potrebbero sembrare poco affini a chi ha fatto della discrezione più sensuale il suo tratto vincente. La pedana infatti della Garde Républicaine era uno splendere di rombi che facevano presagire allegria soffusa. Vuoi perché c’erano le sorelle Carla Bruni e Valeria Tedeschi (che ha dichiarato: “La moda è mia sorella!”), l’attrice Michelle Yeoh, il regista Baz Luhrmann e l’ultra gentile Lucas Bravo di Emily in Paris ma soprattutto perché la colonna sonora della sfilata era tutta una serie di rondò. Da quello veneziano a quello mozartiano per finire con quello armaniano, come cita la stessa cartella stampa. Il mix infatti ben riuscito di ritmo, nostalgia e movimento ha fatto sì che le uscite brillassero di echi festaioli ispirati anche a certi costumi del carnevale. Dalla gorgiera di Pierrot fino ai rombi di Arlecchino, rivisitati come solo Giorgio Armani può fare.


Le intersezioni dei colori però diventano geometrie astratte per tornare a decorare abiti senza tempo. Sono le paillettes e i cristalli Swarovski a fare da padroni e a portare i riflessi dei canali veneziani sui vestiti. Non ci sono i copricapi sontuosi delle feste nei palazzi ma fascinator, velette per ogni evenienza. Bandito l’oro veneziano, la collezione è giocata sui toni freddi ma delicati del rosa peonia, turchese, smeraldo e blu royal. Il nero c’è sempre ma è rococò, con impercettibili effetti notturni e torna a essere una sicurezza per tutte. Giorgio Armani esce alla fine applaudito come non mai. E forse anche per questo si concede per più di 40 minuti con le sue clienti e con altri affezionati per foto di rito e parole di cortesia. Non gli sfugge nulla, neanche con gli accecanti flash, solo a un certo punto dice «Grazie!». E il suo staff gli augura come si farebbe con un genitore: «buon ritorno a Milano».


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