Roma - Pace fatta tra il regista Paolo Virzì e l’ex compagna Micaela Ramazzotti? Al momento no, anche se dal punto di vista legale qualcosa si muove. Dopo la lite furibonda tra i due in un ristorante di Roma lo scorso giugno, dove intervennero anche i carabinieri, il regista ha fatto un passo indietro e ritirato la querela contro l’ex moglie.
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Nella denuncia di Virzì veniva ipotizzato il reato di lesioni. Secondo quanto si apprende, il regista sarebbe tornato sui suoi passi spiegando attraverso il legale Grazia Volo che si tratta di «un atto unilaterale di Paolo Virzì che sta lavorando molto seriamente a una ricomposizione delle relazioni familiari soprattutto nell'interesse dei figli».
Subito dopo la lite anche Micaela Ramazzotti aveva querelato l'ex marito. Ma l'attrice non sembra volere fare un passo indietro. «Al momento non abbiamo ritirato la querela – dice l'avvocato David Leggi, insieme alla collega Annamaria Bernardini De Pace, legali dell'attrice. – È pronta a passare sopra anche all'episodio di quella sera, solo ed esclusivamente nel momento in cui Virzì, così come è stato solerte nel rimettere velocemente la querela, si attivi in maniera concreta nell'interesse dei figli in sede civile». «Ramazzotti – continuano - è pronta a fare un passo indietro solo ed esclusivamente nel momento in cui Virzì dimostrerà che ha effettivamente a cuore la tutela dei ragazzi».
Sposati da quasi dieci anni, il regista e l’attrice si sono separati per la prima volta nel 2018. Negli ultimi tempi non vivevano più insieme, ma, ognuno per proprio conto, continuava ad apparire sotto i riflettori e sui tappeti rossi dei festival. Per Virzì la rottura con Ramazzotti, da cui ha avuto due figli, Jacopo nato nel 2010 e Anna nel 2013, è come un remake. Era già finita un’altra volta, con l’attrice Paola Tiziana Cruciani, da cui ha avuto la figlia Ottavia, e con cui è sempre rimasto in piedi un rapporto di affetto e di reciproca stima.