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Paolo Virzì: «Micaela Ramazzotti donna importantissima per me, risolveremo»

Paolo Virzì: «Micaela Ramazzotti donna importantissima per me, risolveremo questo incidente»



Roma - Paolo Virzì rompe il silenzio. E sulla lite con Micaela Ramazzotti in un locale a Roma, all'Aventino, spiega: «Desidero solo, in questo doloroso frangente, ribadire che è stata per me una donna importantissima, la madre di due miei figli e un'attrice di straordinario talento, protagonista di film da me molto amati. Confido che troveremo tutti il modo di risolvere questo incidente». Il regista dice di non voler «rilasciare alcuna dichiarazione e invoco il diritto alla riservatezza per tutta la mia famiglia. Non ho mai parlato nella mia vita professionale di fatti privati e non voglio cominciare adesso». La dichiarazione è stata diffusa dall'avvocata Grazia Volo, dopo la notizia pubblicata dal Messaggero su una lite in un ristorante romano che ha costretto i proprietari a chiamare i carabinieri e poi anche un'ambulanza per soccorrere la figlia di Virzì.

Intorno alle dieci di lunedì sera l’attrice era a cena con il nuovo compagno, il personal trainer Pallitto, e la figlia di undici anni. I tre erano seduti in uno spazio appartato all’esterno del ristorante lungo viale Aventino quando è passato il regista insieme alla figlia maggiore, avuta dal precedente matrimonio, e al figlio 14enne della ex coppia. La miccia si è accesa in pochi secondi tra i coniugi che sono in fase di separazione e proprio all’imminente divorzio sarebbe legata la discussione. 

I toni in poche battute si sono alzati sempre di più. Il personal trainer sarebbe quindi intervenuto in favore della compagna rendendo però la situazione ancora più tesa. Per oltre venti minuti la coppia ha dato in escandescenza mentre gli altri clienti si allontanavano dal ristorante e il titolare tentava, invano, di riportare la pace in famiglia. Solo quando sono arrivati i carabinieri e i genitori dell’attrice i toni si sono calmati.

La denuncia ai carabinieri

Chiusa la lite, ecco la denuncia. Tra il regista Paolo Virzì e l’attrice Micaela Ramazzotti (per sempre la Sonia di «Tutta la vita davanti») si profila un’autentica resa dei conti. Dopo la sciagurata serata alle pendici dell’Aventino — senza volerlo l’uno e l’altro, separati, si sono ritrovati davanti allo stesso ristorante a Roma — è il tempo delle carte bollate. In mattinata il regista si è presentato alla stazione dei carabinieri per mettere a verbale l’accusa di lesioni e violenza privata: «Sono stato aggredito e colpito» ha denunciato in sintesi. Una mossa che costringe l’ex moglie a difendersi.

Nel pomeriggio il comunicato più conciliante, condiviso dall’avvocato Grazia Volo, nel quale Virzì riconosce all’ex moglie meriti professionali («un’attrice di straordinario talento») e confida di «trovare il modo di risolvere questo incidente».


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