Taormina - L'appuntamento è per sabato pomeriggio, alle ore 18. Grande attesa a Taormina per il previsto arrivo in città di Silvio Berlusconi. Il presidente del Consiglio sarà ospite della convention nazionale de La Destra (in agenda dal 17 al 19 settembre nella Perla alla Villa comunale) ed ha già accolto l'invito del segretario nazionale del partito Francesco Storace.
Secondo alcune indiscrezioni della vigilia, Berlusconi nel suo intervento - che si terrà al Palazzo dei Congressi - sarebbe intenzionato a fare un clamoroso annuncio sul casinò di Taormina. Per la verità anche la sera del 20 maggio 2009 il Cavaliere, a Taormina, in Corso Umberto, durante la sua fugace visita (allora riguardante la trattativa, poi, sfumata, per l'acquisto di Villa Mufarbi), palesò l'intenzione di far riaprire la casa da gioco, ma a quell'impegno non fece più seguito alcun riscontro. Stavolta addirittura Berlusconi sarebbe pronto a sottoscrivere un impegno, anche formale, con Taormina e nella fattispecie al Palacongressi con il governatore Raffaele Lombardo e il sindaco Mauro Passalacqua.
Dopo il contratto con gli italiani, quello con i taorminesi?
Berlusconi avrebbe dovuto incontrare Passalacqua nel febbraio 2009 a Roma, a Montecitorio, per discutere proprio l'argomento della casa da gioco e le soluzioni per una legge finalizzata a sanare il torto subito mezzo secolo fa dai taorminesi. Poi l'improvvisa scomparsa della madre del Premier fece saltare l'incontro. In quegli stessi giorni Passalacqua scrisse al presidente del Consiglio una lettera, chiara ed eloquente, nella quale chiedeva al Governo di rimediare allo storico scippo perpetrato ai danni di Taormina negli anni Sessanta. A quella missiva però non hanno mai fatto seguito i dovuti riscontri. Nessuna risposta da Berlusconi, nessuna svolta e nessun segnale dal Governo, rimasto arroccato a difesa dei privilegi alle lobbies del Nord Italia.
«Dobbiamo trovare una soluzione per riaprire il casinò a Taormina», avrebbe detto Berlusconi pochi giorni fa ad alcuni deputati e questa volontà verrebbe condivisa dai ministri siciliani del governo: da Angelino Alfano a Ignazio La Russa e Stefania Prestigiacomo. Rimane lo scoglio della Lega di Bossi e la contrarietà del più fidato collaboratore di Berlusconi, Gianni Letta.
A Taormina Berlusconi parlerà anche di lotta alla mafia («voglio che il mio Governi passi alla storia per averla sconfitta») e di rilancio del Mezzogiorno e quindi della Sicilia. Nel corso della sua visita, Berlusconi affronterà anche la spinosa questione del Pdl, diviso nell'isola tra i lealisti fuori dalla Giunta Lombardo e il Pdl Sicilia di Gianfranco Miccichè, che sostiene il governo con Mpa e Pd.
«Berlusconi è un amico del nostro partito – afferma Francesco Storace – e sa che La Destra nazionale, sociale e popolare è pronta a fare la propria parte per il bene dell'Italia. La vera Destra italiana siamo noi, non quella di Fini. Da Taormina partirà l'appuntamento tricolore di Roma sulla cui data decideranno i nostri organi nelle riunioni di lunedì e sabato. A Taormina ci saranno dal 17 al 19 dibattiti di spessore su legalità, economia, federalismo e ospiti di assoluto rilievo nazionale, a partire dal presidente Berlusconi, che verrà a salutarci sabato».
A Taormina è attesa anche la presenza di Nello Musumeci, l'ex presidente della Provincia di Catania, che ha voluto fosse Taormina la location dela festa nazionale de La Destra.