Anno nuovo vita nuova, si dice in queste occasioni. Gennaio in questo senso è il mese dei buoni propositi, soprattutto in fatto di dieta. In realtà non è così semplice. Purtroppo più spesso di quanto pensiamo, questi buoni propositi vengono disattesi. Paradossalmente la dieta può fallire perché ci concentriamo quasi esclusivamente sugli aspetti pratici, ad esempio sugli alimenti che compongono il regime dietetico e sull'attività fisica e trascuriamo invece la componente che possiamo definire emotiva e motivazionale. Mangiare infatti non risponde soltanto a una esigenza fisiologica del nostro organismo.
Il piacere: una trappola per il cervello
Gli alimenti che più ci piacciono favoriscono infatti il rilascio della dopamina, un importante neurotrasmettitore endogeno. Una volta provata questa sensazione di piacere, il cervello desidera ripeterla innescando delle reazioni bio-chimiche a catena. Il cibo in questo modo non è più soltanto legato a una sensazione di sazietà, ma anche di appagamento e di gratificazione che ci spinge di nuovo a cercare ciò che ci ha indotto la sensazione di benessere.
In questi casi gli alimenti possono diventare una sorta di compensazione, ad esempio possono esserci d'aiuto se abbiamo avuto una delusione, siamo tristi o anche se dobbiamo affrontare una situazione che è causa di stress. In tutti questi casi siamo portati a mangiare di più e quindi a mettere qualche chilo di troppo. In particolare è proprio durante i mesi invernali che aumenta il desiderio di cibo e quindi è più frequente che possiamo far impennare la bilancia.
Perché è più difficile dimagrire d’inverno
In realtà vi sarebbe anche un'altra ragione per cui tendiamo a mettere peso in questo periodo dell'anno. Per l'uomo primitivo durante il periodo invernale le risorse tendevano a scarseggiare, per cui vi erano meno possibilità di trovare del cibo. Sarebbe da ricondurre a questo aspetto la tendenza che abbiamo, soprattutto in questo periodo dell'anno, di mangiare con più appetito. D'altronde l'uomo, come gli altri animali, nei periodi in cui il cibo è più difficile da trovare, tende a mettere peso, in particolare ad accumulare grasso. Certo ai giorni nostri non abbiamo di questi problemi. Ed è proprio la disponibilità estrema di cibo anche in questo periodo dell'anno in cui sono più frequenti i propositi di dimagrimento, che facciamo fatica a metterci a dieta. D’altronde le tentazioni culinarie anche dopo le festività non mancano.
Dimagrire d’inverno: qualche indicazione utile
Per evitare quindi che gennaio possa vanificare i buoni propositi dobbiamo rivedere non tanto la dieta dimagrante che avremo cura di farci stilare da un professionista in materia, ad esempio un nutrizionista, quanto il nostro modo di approcciarsi alla dieta stessa. In particolare dovremmo evitare di assegnare al cibo un significato che trascende il nutrimento, perché altrimenti potrebbe diventare un sostituto per affrontare nel modo sbagliato le nostre vulnerabilità emotive. In questo senso potrebbe rivelarsi utile tenere una sorta di diario alimentare in cui annotare non solo gli alimenti, ma anche il nostro umore quando mangiamo determinati cibi. In questo modo possiamo distinguere se stiamo mangiando quell'alimento per fame oppure se invece la scelta sottende un motivo di natura psicologica. In caso affermativo dobbiamo comprendere quindi il malessere di fondo che ci spinge a cercare nel cibo un surrogato che ci fa sentire meglio.