Che il diabete di tipo 2 si debba combattere a tavola prima che in farmacia è ormai largamente risaputo, ma è possibile che per abbassarlo possa bastare un pizzico di cannella? È quello che si sente a volte dire del legame fra cannella e diabete, un legame che permetterebbe di tenere sotto controllo i livelli di zuccheri nel sangue assumendo estratti di questa spezia.
La cannella è una spezia dal profumo e dal sapore dolce e pungente allo stesso tempo, molto utilizzata in tanti paesi europei e asiatici. Si ricava dai ramoscelli un albero sempreverde appartenente alla famiglia delle Lauraceae originaria dello Sri Lanka. Avendo questa spezia un elevato potere antiossidante, è molto usata nella medicina tradizionale cinese ed ayurvedica per la cura di molte patologie. Ultimamente, grazie a sempre nuove e crescenti evidenze scientifiche, si sta rivelando utile in caso di diabete. Il legame tra assunzione di cannella e diabete è ancora controverso, ma non mancano gli studi che fanno ben sperare che questo rimedio naturale possa aiutare chi convive con questa diffusa patologia per tenerlo a bada ed abbassarlo. L'uso della cannella come integratore alimentare ha origini molto antiche nella medicina cinese e in quella tradizionale: ancora oggi ne viene consigliata l'assunzione per combattere disturbi gastrointestinali , infezioni batteriche ma, soprattutto, per regolare la glicemia nelle persone che soffrono di diabete mellito di tipo II .
Come e perché la Cannella aiuta in caso di diabete? Il diabete di tipo 2, detto anche diabete non insulino dipendente è una patologia metabolica caratterizzata da elevati valori ematici di glucosio (iperglicemia) spesso accompagnati da alterazioni nella sintesi di insulina, l'ormone che è deputato al trasporto del glucosio dal sangue ai tessuti. Si manifesta generalmente dopo i 40 anni e spesso è associato ad obesità ed elevati livelli ematici di colesterolo e trigliceridi. Si è visto che la cannella è in grado di abbassare i livelli di glucosio nel sangue e tale azione si esplica attraverso vari meccanismi. Innanzitutto va ad agire sui recettori dell’insulina presenti sulle cellule favorendo l’azione dell’insulina che riporta il glucosio nelle cellule sottraendolo al sangue circolante. Allo stesso tempo, la cannella, stimola la sintesi di molecole trasportatrici di glucosio e modula il metabolismo del glucosio epatico attraverso la sintesi di alcuni enzimi. Inoltre, contrasta il diabete perché contribuisce a ridurre i livelli ematici di colesterolo e trigliceridi spesso associati con tale patologia.
La cannella funziona davvero in caso di diabete? In effetti non mancano prove della capacità della cannella di migliorare non solo la glicemia ma anche i livelli di colesterolo e di trigliceridi, l'indice di massa corporea e la quantità di tessuto adiposo (incluso il grasso addominale tanto pericoloso per la salute) di chi convive con il diabete di tipo 2, soprattutto se quando si inizia ad assumerla l'indice di massa corporea è pari ad almeno 27.Tuttavia, non mancano nemmeno dati contrastanti secondo cui questo rimedio naturale non sarebbe davvero efficace. Qual è la verità sulla cannella e il diabete?
Come per quasi tutti i composti naturali con proprietà terapeutiche, anche i potenziali effetti curativi sul diabete, sono controversi nella letteratura scientifica e, allo stato attuale, necessitano ancora di ulteriori ed approfonditi studi. Tuttavia, sono numerosi i lavori scientifici a favore dell'utilizzo della cannella in pazienti affetti da diabete di tipo 2. Fra questi c’è uno studio pubblicato nel 2013 che ha preso in considerazione gli effetti della cannella a diversi dosaggi sui livelli ematici di glucosio e di lipidi in pazienti affetti da questo tipo di diabete e ne ha dimostrato l’efficacia, pur non definendone i dosaggi e la durata della terapia. Ancor prima, nel 2003, uno studio pakistano aveva dimostrato la capacità della cannella, somministrata in dosaggi da 1 a 6 grammi al giorno in pazienti affetti da diabete di tipo 2, di abbassare significativamente i livelli ematici di glucosio, emoglobina glicosilata, trigliceridi e colesterolo, rispetto a pazienti a cui era stato somministrato un placebo. Mentre studi recenti sembrano ridimensionare il ruolo della cannella nella terapia del diabete. In conclusione non si nega il potenziale effetto ipoglicemizzante ed ipolipemizzante della cannella ma sono necessari ulteriori studi di approfondimento.
Cannella: scopriamo insieme gli altri benefici per la salute
Facilita la digestione e aiuta l'intestino: la cannella contiene fibre che contribuiscono al benessere dell'intestino. Inoltre, è in grado di contrastare dispepsia e gas intestinali;
Anticoagulante ed antinfiammatoria: grazie all’aldeide cinnamica in essa contenuta, la cannella svolge azione anticoagulante ed antitrombotica, inibendo il rilascio di acido arachidonico, una molecola chiave della risposta infiammatoria e, per questo motivo, la cannella è anche un antinfiammatorio naturale; Attività antibatterica: la cannella ha proprietà antibatteriche ed antimicotiche: è cioè in grado di contrastare la crescita di batteri e funghi come, ad esempio, la Candida;
Alleata del sistema cardiovascolare: per ciò che è stato detto, ossia per la sua capacità di ridurre la glicemia, ridurre la pressione arteriosa e i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, la cannella protegge il nostro sistema cardiovascolare;
Protegge cervello e difende da malattie neurodegenerative: per le sue proprietà antiossidanti, ha azione protettiva dai danni causati dall’invecchiamento cellulare;
Cannella contro i sintomi influenzali: la cannella è un ottimo rimedio per i sintomi influenzali e per il mal di gola. Se usata come tisana offre un immediato sollievo;
Amica della pelle: se applicata localmente protegge la pelle da irritazioni e arrossamenti in virtù delle sue proprietà antimicrobiche e antinfiammatorie.
Quanta cannella assumere al giorno per avere effetti positivi sulla glicemia? È stato dimostrato da uno studio inglese del 2010 che 2 grammi al giorno di cannella associati ad un'alimentazione equilibrata sarebbero sufficienti a produrre effetti positivi sui livelli di glicemia e sul controllo della pressione arteriosa in pazienti diabetici. La prima precisazione da fare riguarda le modalità di assunzione della cannella: gli effetti significativi di cui stiamo parlando sono stati associati all'uso di integratori e non a quello della cannella in cucina. I dosaggi variano da 120 mg a 6 g al giorno, e la varietà di cannella sperimentata non è sempre la stessa; a volte si tratta di Cinnamomun zeylanicum (la cannella proveniente dallo Sri Lanka a volte definita cannella “vera”), altre di C. aromaticum (detta anche “cinese”, una tra le specie più comuni) altre volte non viene specificato – e la composizione dell'integratore può cambiare di conseguenza. Anche la forma di somministrazione può fare la differenza per avere effetti positivi sulla glicemia: estratti liquidi, corteccia polverizzata ed estratti derivati dalla polvere contengono principi attivi diversi e possono essere caratterizzati da diverse biodisponibilità.
Ricorda: Attualmente non esistono solide basi scientifiche a supporto dell'uso sistematico di preparati a base di cannella per curare il diabete.