Scicli - Sarà presentato domani, 16 ottobre, mercoledì, alle 17 alla biblioteca centrale della Regione Siciliana il ilbro del professor Paolo Militello "Chiafura, un quartiere rupestre in Sicilia, tra Medioevo ed età contemporanea".
Chiafura è il toponimo di un quartiere con un centinaio di abitazioni in grotta ai margini della città di Scicli. Dal Medioevo, "città rupestre" il sito è stato abitato fino alla seconda metà del Novecento, quando gli ultimi "aggrottati' vennero trasferiti in nuove case popolari. Al successo di questa iniziativa contribuirono anche le denunce di alcuni artisti ed intellettuali (tra cui Renato Guttuso, Carlo Levi e Pier Paolo Pasolini) che nel 1959, dopo una visita ai "cavernicoli", diedero alla vicenda un'eco nazionale.
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Da qualche decennio Chiafura è stata definitivamente abbandonata e dalla fine degli anni '70 ci sono stati numerosi appelli e interventi per il recupero di questo patrimonio storico-antropologico e architettonico. Al 2003 si data invece, il primo finanziamento di un progetto per la realizzazione di un parco-museo, cui ne è seguito un altro, di grande entità, di recente.