Attualità La settimana gialla

Covid Sicilia, obiettivo zona bianca a metà giugno

Stagione salva per il turismo, le differenze tra giallo e bianco si assottigliano



 Ragusa - Tavolini di bar e trattorie apparecchiati anche a cena all'aperto, sedie sdraio e lettini pronti sui bagnasciuga: sono solo le prime di una serie di riaperture già calendarizzate che entreranno in vigore sull’Isola da qui a metà giugno, grazie al livello di rischio basso e all’indice di contagio, che dallo 0.83 della settimana scorsa sta diminuendo ulteriormente in quella in corso. Questi parametri sono destinati però ad andare in cantina: l’Rt sintomatico resterà tra la decina di indicatori di emergenza (ridotti della metà), ma non rappresenterà più un automatismo per determinare l’assegnazione dei colori. Sarà sostituito dall’Rt ospedaliero, valore che favorisce la Sicilia finora mai in affanno sul fronte ricoveri. La prossima meta è l’area bianca già opzionata da alcune regioni italiane.

Ma per accedervi è necessario limare anche l’altro metro fondamentale, quello del numero di contagi ogni 100mila abitanti, da tenere sotto 50 per tre settimane di fila. Come si vede nella mappa in foto, negli ultimi 7 giorni sull’Isola solo le province di Trapani e in parte Enna (in aumento) si avvicinano all’obiettivo: la media regionale resta a 66 e, dopo Catania, è Ragusa ad aver quella più alta, 86. In questa settimana, dunque, sicuramente non è un traguardo raggiungibile. Ammesso che si riuscisse a centrarlo dalla prossima, l’ultima di maggio, con le norme vigenti la Sicilia non entrerebbe comunque in zona bianca prima di lunedì 14 giugno. Con l’aiuto dei vaccini, l’obiettivo potrebbe essere tranquillamente raggiunto a luglio e agosto: i mesi più “caldi” per il turismo. Sebbene, con l’abolizione del coprifuoco e il progressivo riavvio delle diverse attività, per quella data ormai non ci saranno quasi più differenze col pallido giallo che avvolgerà l’estate italiana. 


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