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Covid Sicilia: San Valentino in giallo, ma il semaforo scatta col green

Ormai è il verde certificato che illumina di rosso, non luoghi e regioni ma libertà e persone

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 Ragusa – La Sicilia resta nel gruppetto di testa delle regioni italiane con più contagi giornalieri, capitanato dalla Lombardia: i nuovi casi non ne vogliono sapere di scendere e anche sul bollettino di giovedì pesano i continui ricalcoli quotidiani: gli ultimi report sono stati drammatici nel ragusano, specie a Scicli. Se da lunedì 14 febbraio l’Isola tornerà in zona gialla deve ringraziare solo l’indice di occupazione delle rianimazioni Covid (13,7%), perché incidenza di positivi (946/100mila abitanti) e ricoveri ordinari (35,6%) sono tuttora sopra soglia arancione. La verità è che col super green pass da 3 dosi o 2 + guarigione la vita cambia poco, se non per la mascherina al chiuso (da oggi via all’aperto).

Per i lavoratori over 50 sprovvisti, invece, già da martedì 15 scatta d’ufficio multa e sospensione dal lavoro senza stipendio. Ce ne sono ancora decine di migliaia non immunizzati, anche in altre regioni e fasce d’età. Anche se in base al cronoprogramma varato dal governo Draghi, il 31 marzo potrebbe finire lo stato d’emergenza nazionale, l’esistenza per i no vax sarà zeppa di limitazioni almeno fino al 15 giugno. Il generale di divisione Maurizio Angelo Scardino, comandante militare dell’esercito in Sicilia e delegato del commissario Francesco Figliuolo sull'Isola, vive su un altro pianeta: "La Sicilia ha dimostrato grande capacità organizzativa e operativa - ha affermato ieri -. I dati lo testimoniano: siamo tra le regioni d’Italia con un’alta percentuale di vaccinati". La matematica è davvero un'opinione.


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