Si ispira al vecchio Land Rover Defender l’Ineos Grenadier.
Un fuoristrada puro, che apre la strada al neonato brand Ineos Automotive che è una costola del colosso britannico del settore chimico Ineos, per la cronaca il secondo del mondo, di proprietà di Sir Jim Ratcliff che, ovviamente, non si esime di operare anche in tanti altri settori con brand molto noti a livello globale.
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Il Grenadier ha fatto parlare molto di sé, in particolare, per il look che richiama immediatamente quello della mamma di tutte le Land Rover. Tuttavia, tra i due fuoristrada non c’è un solo punto di contatto, come ha sentenziato il Tribunale di Londra.
Il Grenadier sarà affiancato dalla versione pick-up, in seguito da un altro ruote alte full-electric ma di stampo crossover che nasce da un nuovo progetto e, più in là nel tempo, da una variante fuel-cell. Per realizzare un fuoristrada classico, inarrestabile, con tutti i requisiti per i compiti gravosi e facilmente riparabile ma anche capace di non deludere sull’asfalto, Ineos ha affiancato al team ingegneristico interno che lavora nei pressi di Stoccarda i migliori specialisti del settore off road come l’austriaco Magna Steyr e scelto fornitori leader dei rispettivi settori. Lo sviluppo è partito da un telaio a longheroni di nuova concezione prodotto dalla portoghese Gestamp al quale sono ancorati assali rigidi di ultima generazione progettati e prodotti dall’italiana Carraro.
Made in Italy sono anche i freni Brembo, le componenti dello sterzo della Frap, mentre sono tedeschi i motori non elettrificati Bmw a 6 cilindri di 3 litri a benzina con 286 cavalli e biturbodiesel con 249 cavalli, il cambio automatico Zf a otto marce abbinato al gruppo riduttore (unica eccezione extra-europea perché della messicana Tremec) oltre alla componentistica elettronica Bosch e ai sedili anteriori Recaro.
La radiografia del Grenadier è completata dal sistema di trazione integrale permanente, con differenziale centrale meccanico e l’anteriore e il posteriore a controllo elettronico e bloccabili che, però, per alcuni allestimenti rientrano in un pacchetto opzionale. La personalità paneuropèa del Granadier è completata da altri fattori perché, pur essendo Ineos Automotive di passaporto inglese, questo nuovo protagonista del mondo off-road è prodotto ad Hambach, in Francia, nello stabilimento che il brand ha acquistato dalla Daimler dove continua a produrre per conto del gruppo tedesco la Smart Eq Power ForTwo assieme ai moduli front end della Mercedes Eqa.
La famiglia del Grenadier è composta solo dalla versione a cinque porte con abitacolo per cinque persone che è lunga 4,90 metri ruota di scorta compresa, larga 1,93 metri, alta 2 metri e ha un passo di 2,92 metri. La carrozzeria squadrata definita per facilitare la marcia nei tratti stretti offre agoli caratteristici per il fuoristrada che consentono di assieme all’altezza da terra di 26,4 centimetri e alla lunga escursione delle sospensioni di superare irregolarità molto marcate e integra utili accorgimenti. Per esempio, i rail sulle fiancate a cui si possono ancorare tavolini, taniche e valigie stagne, ma anche le basi dei mancorrenti sul tetto che celano prese elettriche già collegate a interruttori liberi nell’abitacolo, un vano portaoggetti con cover all’interno della ruota di scorta, la scaletta fissata all’anta più piccola posteriore opportunamente irrobustita per salire sul tetto che, dal canto suo, quando il Grenadier è fermo sopporta più di 4 quintali di peso. Quindi, permette di sistemare anche una tenda per le notti degli amanti dell’avventura. La grossa taglia del Grenadier determina un abitacolo e un bagagliaio molto ampi, che nel caso della versione vettura ha una capacità che va da 1.152 a 2.035 litri. La versione autocarro a due posti ha una zona di carico di 2.088 litri nella quale si può sistemare un europallet, mentre quella della variante a cinque posti ha una capacità di 1.255 litri dietro alla paratia divisoria.
All’interno lo stile dell’arredamento interno coniuga suggestioni del passato con soluzioni moderne. Nella plancia lineare sono incastonati molti interruttori fisici, così come sulla consolle di stampo aeronautico appesa al padiglione dove ci sono i comandi per il fuoristrada assieme a molti interruttori liberi per i cablaggi degli accessori applicabili dopo l’acquisto, ma anche un piccolo schermo davanti al volante che propone solo spie luminose e il display centrale da 12,3” del sistema d’infotainment che integra la strumentazione vera e propria poco pratica da consultare e il navigatore con una funzionalità per l’off-road. Il sistema offre anche schermate dedicate al fuoristrada e dialoga via wireless con Apple Car Play e Android Auto. In ossequio all’indole fuoristradistica il pavimento e il fondo del piano di carico sono dotati di scarichi per potere essere lavati con acqua corrente, così come sono lavabili pure i rivestimenti di serie dei sedili. A richiesta si può richiedere anche un inverter per alimentare una batteria utile, per esempio, per alimentare un frigo o avere corrente nelle nottate open-air.
Al posto guida del Granedier si arriva arrampicandosi, più per la posizione sopraelevata del sedile che per la notevole altezza da terra del corpo vettura. Poi è semplice sistemarsi nel modo migliore, grazie alle numerose regolazioni del sedile e del volante anche per avere una buona visibilità anteriormente e lateralmente. Posteriormente, invece, le due ante posteriori e il profilo della ruota scorta lasciano pochi scorci alla vista e, quindi, ci si deve affidare ai retrovisori esterni per capire cosa capita dietro alla vettura. E guidando “alla rovescia” sulle strade e i percorsi off-road delle Highlands scozzesi è un compito in più per chi sta al volante. Prese le misure con le dimensioni e questi fattori, su strada il Grenadier a benzina offre un confort di buon livello grazie anche alla silenziosità e all’erogazione lineare del 6 cilindri Bmw, che risponde prontamente grazie alla bella coppia, 450 Nm, e alla solerzia con cui il cambio automatico snocciola sempre la marcia giusta nel momento giusto. Per quanto riguarda il dinamismo è rassicurante, pur dovendo fare i conti con la massa di 2,7 quintali e i conseguenti agguati del rollio, mentre lo sterzo poco diretto di perfetto stampo fuoristradistico impone, specie alzando l’asticella della velocità, di anticipare molto le traiettorie per entrare in curva correttamente. In fuoristrada il Grenadier si muove in maniera irreprensibile grazie al suo corredo tecnico che garantisce la massima motricità in ogni condizione. In Scozia si è dimostrato inarrestabile sul fango più saponoso, nei profondi e irregolari solchi delle brughiere, quando ha avuto a che fare con tratti rocciosi, nei guadi che affronta senza problemi sino a 80 centimetri e ubbidientissimo nelle discese più ripide, suscitando la rassicurante sensazione di potere sempre superare qualsiasi avversità.