Benessere L'ora del pasto

La dieta circadiana: dimagrire con l'orario giusto

Dieta circadiana. Consumare i pasti lungo un arco temporale ristretto aumenta le possibilità del raggiungimento del dimagrimento

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 Secondo uno degli indirizzi più recenti in fatto di dieta, per riuscire a dimagrire effettivamente non conta solo tenere conto delle quantità e delle calorie degli alimenti ma anche dei ritmi circadiani, ovvero dell'orario in cui si consumano in quanto ciò chiamerebbe in causa l'attivazione di alcuni ormoni legati al senso dell'appetito o alla sazietà. La prima evidenza è che in questo modo si consumano meno calorie. Inoltre, a detta degli esperti, mangiare a intermittenza e quindi far passare del tempo tra un pasto e l'altro ha un effetto positivo sul metabolismo che quindi può metabolizzare in maniera efficiente nuovo cibo.

In effetti al giorno d'oggi travolti dalla modernità mangiamo senza orari fissi con concentrazione degli alimenti in pochi pasti. In questo modo gli esperti sottolineano che andiamo a influenzare in maniera negativa il controllo dell'appetito. Ad esempio alcuni studi hanno evidenziato che le persone obese presentano un ritmo circadiano alterato.

Alcuni studi hanno evidenziato che consumare i pasti lungo un arco temporale ristretto aumenta le possibilità del raggiungimento del dimagrimento, obiettivo della maggior parte delle diete. In particolare secondo gli esperti bisognerebbe consumare i pasti tra le 10 e le 12 ore, indicativamente dalle ore 8 alle ore 20 circa, beneficiando al massimo delle ore di luce. Per fare un esempio spesso per perdere peso ci viene consigliato di assumere alimenti a basso indice glicemico, tuttavia tendono conto della cronobiologia anche il tempo è un fattore importante. Pertanto un alimento a basso indice glicemico se consumato la sera può avere più effetto nell’innalzare la glicemia che se invece lo consumiamo la mattina. Lo stesso discorso vale per i grassi che la sera si depositano, mentre la mattina vengono utilizzati a scopo energetico. Insomma secondo gli esperti i pasti che contengono maggiori calorie andrebbero consumati al mattino. In questo modo il nostro organismo può utilizzare le riserve energetiche durante le 12 ore di digiuno ed evitiamo i picchi di insulina che facilitano l'accumulo di grasso.

Dieta circadiana: esempio di menù
Anche secondo la cronodieta il pasto più importante della giornata è la colazione da farsi tra le 7.30 e le 9:30. Possiamo farla con la frutta di stagione oppure delle fette biscottate col tè o il caffè.
Spuntino a metà mattina: uno yogurt o un frutto di stagione.
Per il pranzo da effettuarsi all'incirca tra le 12:30 e le 14:30 della pasta integrale con verdure di stagione.
Lo spuntino pomeridiano va bene intorno alle 17. Potete farlo con della frutta secca, ad esempio una manciata di mandorle o noci.

La cena deve corrispondere al pasto più leggero della giornata e indicativamente andrebbe consumato non oltre le 21 e in ogni caso due ore prima di andare a letto.  Per cena pesce al forno con verdure oppure carne ai ferri con verdure di stagione.


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