Cultura Modica

Gelati e Granite. La Modica immutabile di Don Giugginu

La cosa che più rimpiangiamo di lui? Il gelato "tutti gusti"



Modica - “Ma quando il mio film sarà proiettato al cinema, io lo devo pagare il biglietto per vederlo?”
A fine riprese cinematografiche Don Giugginu, il gelataio ambulante di Modica, pose la domanda al regista Ivano Fachin, a cinepresa ancora accesa.
Ci ha lasciati nel 2018 don Giugginu, protagonista nel 2012 di un film prodotto da Irene Belluardo dal titolo “Gelati e Granite”.
“Con mia moglie ci siamo sposati nel 1955, il gelato l’ho cominciato nel 54 però”. In quel però c’era un mondo.

Giuggino ha percorso a bordo del suo pickup gelataio, una Fiat 127 modificata, un milione di chilometri, pari allo spazio che separa la terra dalla luna: “La metà però li ho fatti a folle, per risparmiare”, chiosava nel film. Era notissimo a Modica, ma anche Ragusa, Scicli, Pozzallo e Ispica, piazze dove si spostava quotidianamente alla ricerca di fiere e mercati, l’uomo del gelato e delle granite. Era ambulante come il suo cono da passeggio, Giorgio; portava la felicità ai bambini nei quartieri popolari, amava i film western al punto da vederne due a sera, ed era egli stesso un personaggio western, ruspante, fuori dal tempo e dalle regole.

Alla domanda sul come si sentisse proiettato sul grande schermo chiosò laconicamente: “Sono un uomo pulito come uno spicchio d’aglio”.
La cosa che più rimpiangiamo di lui? Il gelato "tutti gusti", un mix che veniva fuori dall’uso di una singola palettina con cui Giorgio rastrellava dalla nocciola al limone passando per la fragola e il cioccolato: un sapore di vero che nessuno ha più saputo replicare.


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