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Sicilia, arrivano gli stranieri: 900 case in 30 borghi, ma non a 1 euro

Mura e antiche vie risuoneranno presto di “how are you?” e “good morning”

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 Ragusa – L’obiettivo di vendere case abbandonate e ripopolare i paesini è identico spiccicato a quello delle Case a 1 euro. Solo che qui l’intermediazione non è proprio gratuita: perché arrivare proprio a regalarle, visto che hanno riscosso un successo internazionale? A prezzi vantaggiosi, in location uniche e con incentivi e detrazioni fiscali restano comunque un ottimo affare. Il fondo di investimento Its for Sicily crea una sorta di agenzia immobiliare comunale in cui i sindaci segnalano abitazioni in disuso e snelliscono la burocrazia, mentre le ditte che le ristruttureranno selezionano gli immobili, preventivando i lavori necessari. In cambio di cosa? Più gettito Imu e tanti stranieri sul posto. Si, perché sarebbero soprattutto inglesi e asiatici i compratori interessati a sbarcare sull’Isola.

Secondo gli ideatori del progetto - l'ex assessore regionale ai Beni culturali Sebastiano Missineo e il Ceo di I2 Matteo Cerri - sono centinaia quelli intenzionati a visionare le 900 case di 30 diversi borghi siciliani già in catalogo grazie a queste convenzioni con i piccoli comuni come Castiglione, Aragona, Sambuca, Montalbano Elicona, Linguaglossa, Polizzi Generosa, Mussomeli: 2mila nuove presenze in tutto - poche delle quali, in verità, si tramuteranno in residenze stabili - che sparse in così tanti centri certo non faranno esplodere la demografia locale, ma almeno far girare un po’ di soldi. Proprio Mussomeli, ad esempio, ne ha vendute quasi cento grazie al progetto Case a 1 euro, ma ne ha ancora più di 400 vacanti. La speranza è che tra smartworking, mestieri digitali da remoto e prepensionamenti i soggiorni diventino sempre meno mordi e fuggi e si traducano in una reale rinascita dei servizi nei territori.


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