Qual è la prima cosa che noti quando ti guardi allo specchio? Probabilmente, il più delle volte, è come ti stanno i capelli. E giù di pettinate, “aggiustate”, generosi spruzzi dei prodotti più disparati per cercare di domare quei ciuffi ribelli e ammansire le ciocche più ostinate che non fanno mai quello che vorresti.
Ma come mai tutta questa attenzione per un taglio di capelli? Il nostro hairstyle si è evoluto costantemente nel corso dei secoli ed ha sempre più rappresentato un elemento cruciale di ogni look. Questo è dovuto soprattutto a moltissimi fattori sociologici e culturali: se sei curioso di scoprirne qualcuno, siamo pronti a soddisfarti!
Paese che vai, taglio di capelli che trovi. Sebbene il mondo sia ormai abituato a scambiare informazioni, stili di vita, piatti tipici e tanto altro ancora tranquillamente anche a grandi distanze, anche i tagli di capelli in passato hanno conosciuto un'evoluzione specifica in base alle diverse aree geografiche.
Gli storici sottolineano spesso come sin dall’antico Egitto i capelli abbiano assunto un ruolo davvero principale a livello culturale. In quel tempo, la tua acconciatura poteva rappresentare un simbolo di potere, e si attribuiva grande importanza allo stile e alle decorazioni come intrecci di fili d'oro e d'argento, magari ornati con gioielli e pietre preziose.
Nell'antica Cina, gli accessori per capelli come le forcine venivano impiegati per esprimere lo status sociale e politico, mentre nell’antica Grecia le acconciature servivano soprattutto a indicare l'età, lo stato civile e la posizione sociale. Le ragazze lasciavano i capelli sciolti, mentre le donne sposate li raccoglievano, ad esempio, in uno chignon.
Tutt’oggi, a certe latitudini, queste regole valgono in maniera più o meno similare. Sebbene si possa affermare che in occidente l’acconciatura rappresenti ormai puramente un parametro estetico, lo stesso non si può dire in altre parti del globo. Ad esempio, in India, le donne sfoggiano complesse acconciature e aggiungono numerosi accessori per capelli, come fiori e gioielli, come parte integrante del loro abbigliamento tradizionale. Nelle culture africane, le acconciature sono frequentemente impiegate per esprimere l'identità, con stili distinti che rappresentano specificatamente tribù e regioni diverse.
Altre acconciature dal forte simbolismo culturale sono passate alla storia e vengono oggi adottate in tutto il mondo. Un esempio è certamente il mohawk: nella cultura popolare, il mohawk, noto anche come mohicano, rappresenta una acconciatura diventata simbolo di anticonformismo e ribellione soprattutto nella sottocultura punk rock. Nonostante la versione di questo taglio per come lo conosciamo oggi consista in una striscia di capelli appuntiti che attraversa il centro della testa, rasati su entrambi i lati, lo stile originale derivante dai popoli Nativi Americani prevedeva una ciocca quadrata di capelli sulla parte posteriore della corona della testa, creata strappando i capelli anziché rasandoli. I Nativi Americani sfoggiavano questo taglio con orgoglio, come simbolo di appartenenza alle varie tribù, ma il ricordo di questa tradizione ha assunto un significato totalmente diverso nella cultura moderna.
Anche in occidente i tagli di capelli si sono evoluti moltissimo, soprattutto dopo l’ultima rivoluzione industriale. Decennio dopo decennio, si riescono a tracciare i notevoli cambiamenti che questa moda ha subito per entrambi i generi. Per gli uomini, ad esempio, negli anni '50 era di moda l'acconciatura corta laccata e lisciata all'indietro, mentre negli anni '70 divennero di tendenza i capelli lunghi e la barba. Attualmente, le acconciature maschili spaziano notevolmente fino ad abbracciare stili che fino a pochi anni fa erano culturalmente associati solo alle donne.
A prescindere dalla provenienza, tutti i popoli del mondo hanno visto susseguirsi nei secoli diverse acconciature, con alcune di queste che rappresentano dei veri e propri capisaldi della loro storia. Molti stili sono talmente rilevanti che provare a replicarli al di fuori dei popoli di provenienza potrebbe essere visto come “appropriazione culturale”, ovvero il furto di una identità culturale esclusiva che non appartiene ad altri se non a coloro i quali l’hanno adottata per primi. Insomma, le evoluzioni nei nostri tagli di capelli riflettono molto della nostra identità culturale: il cuoio capelluto si fa testimonianza dei cambiamenti che avvengono anno dopo anno nella nostra società e di come l’essere umano si adatta a questi.
In collaborazione con la redazione di healthycolor.it