Benessere Dieta e lavoro

Dieta del lavoratore: a ciascuno il suo

La dieta per ogni lavoro

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Ogni lavoro ha le sue peculiarità, per cui non esiste una dieta che può andare bene indifferentemente per qualsiasi lavoratore. La dieta dovrà quindi declinarsi sulla base della propria occupazione. In particolare oltre al lavoro, bisognerà prendere in considerazione una serie di fattori, quali l'età, il fisico, e lo stile di vita in generale. Ciò detto, bisogna tenere conto di tutte queste variabili per calibrare una dieta su misura a seconda del lavoro che si svolge.

Ogni lavoro ha la sua dieta
Liberi professionisti: in questo caso non ci sono orari rigidi da rispettare. Si tratta di professioni nella maggior parte dei casi piuttosto stressanti. Per iniziare la giornata col piede giusto bisogna partire con una colazione sostanziosa, meglio ancora se salata. A pranzo invece va bene un piatto di pasta non eccessivamente condito, oppure un piatto di insalata miste. A cena invece legumi o verdure, carne o pesce fresco a seconda delle proprie preferenze. Per fronteggiare gli improvvisi attacchi di fame ci si può destreggiare con un sacchetto di frutta fresca, ad esempio una manciata di mandorle a portata di mano. Inoltre durante il giorno può essere utile una tisana anti-stress per distendere i nervi.
Impiegati: stanno per molte ore davanti a un computer in una posizione che favorisce le contratture al collo e alle spalle. Inoltre stare molte ore seduti rende le gambe pesanti. In questi casi i dietologi suggeriscono del tè verde o comunque delle tisane drenanti per contrastare la ritenzione idrica. A pranzo invece si consiglia un pasto a base di proteine magre, ad esempio contenute nel pesce accompagnato da verdure e cereali integrali. Come condimento utilizzate l'olio extra vergine di oliva e quello di semi di lino, in quanto ricchi di sostanze antinfiammatorie. Nel corso della giornata possono soccorrervi una tazza di caffè o una barretta di cioccolata per ridestarvi da cali di concentrazione o sonnolenze improvvise.
Turnisti. Questa definizione generica accomuna diverse categorie di lavoratori, ad esempio i medici e il personale sanitario degli ospedali, ma anche gli operai in fabbrica, i piloti, autisti, camionisti. Numerose ricerche hanno evidenziato che chi svolge un lavoro notturno è maggiormente esposto alle patologie cardiovascolari, all'obesità, al diabete e anche a disturbi del sonno. In questo caso è necessario alimentarsi ogni 3 o 4 ore anche di notte. Molto utili soprattutto gli spuntini a base di carboidrati, proteine e lipidi. Dopo il turno di lavoro e prima di mettersi a letto è importante fare una colazione sostanziosa, meglio se salata, che preveda un consumo abbondante di frutta, verdura e cereali integrali. Questo ci eviterà di svegliarci con i morsi della fame.
Casalinghe. Si tratta di un lavoro molto impegnativo e dispendioso in termini di energia. Non va saltata la colazione ed anzi deve essere abbondante. In questo senso vanno privilegiati i carboidrati, i grassi sani, le proteine e le fibre. A pranzo e a cena sono da preferire le verdure e e le proteine contenute nella carne magra.


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