Domenica 4 settembre 2022 Papa Giovanni Paolo sarà dichiarato Beato da Papa Francesco in San Pietro.
Il pontificato di Albino Luciani durò solo 33 giorni, dal 26 agosto al 28 settembre 1978. Luciani è il sesto dei pontefici del Novecento a salire all’onore degli altari.
Montanaro delle Dolomiti bellunesi (nacque nel 1912 a Canale d’Agordo, un borgo che oggi conta mille anime), Albino a undici anni fu emigrante in Austria e poi in Germania, Francia, Svizzera.
Suo padre Giovanni, socialista, quando Albino gli chiese il permesso di entrare in seminario, dalla Svizzera gli scrisse: «Spero che quando tu sarai prete, starai dalla parte dei poveri, perché Cristo era dalla loro parte».
Una volta, ricevendo un gruppo di bellunesi, confidò, ricordando il 1918, subito dopo Caporetto: “Durante l’anno dell’invasione, ho patito veramente la fame, e anche dopo. Almeno sarò capace di capire i problemi di chi ha fame”.
Prese i nomi dei papi che gli affidarono i compiti più gravosi: Giovanni XXIII, che l’aveva creato vescovo di Vittorio Veneto, e Paolo VI, che l’aveva creato Patriarca di Venezia e fatto cardinale.
Da ragazzo portava al pascolo le mucche, e un giorno una mucca gli mangiò il quaderno di scuola.
Fu il primo Papa della storia non solo a poter dire che pastore lo era stato davvero, ma anche a usare, quando parlava, il pronome “Io”, anziché il “Noi” del pluralis maiestatis dei suoi predecessori.
Il suo successore, Karol Wojtyla, confermerà il suo nome scegliendo di chiamarsi Giovanni Paolo II. E confermando il pronome “Io” quando si affacciò per la prima volta dalla loggia centrale di San Pietro.
Nella foto, Papa Giovanni Paolo, Albino Luciani, e l'arcivescovo di Cracovia, Karol Wojtyla.